13 Settembre 2021 - 7:30 . Nomentano . Degrado

Strade come foreste al Nomentano, Fabiano: “Così il diserbo è una truffa istituzionale”

I mesi estivi hanno lasciato in eredità al territorio della Capitale diversi problemi. Numerose segnalazioni si susseguono sul tema del decoro ambientale. Non fa eccezione il Nomentano. Erbacce, cespugli e terreni incolti caratterizzano gran parte del paesaggio urbano, con i cittadini che chiedono a gran voce un intervento.

Nelle scorse settimane vi abbiamo raccontato la situazione di via Po, strada commerciale e ad alto traffico, ma anche di zone più residenziali come via Archiano. Il panorama non cambia ed è addirittura peggiorato nei mesi di campagna elettorale. Le responsabilità vengono rimbalzate da una parte all’altra. A fare chiarezza è intervenuto Rino Fabiano, assessore Ambiente, verde pubblico e pport del II Municipio. In un lungo post su Facebook, ha denunciato la situazione: “Ora basta, è giunto il momento di fare chiarezza”.

Le vie del quartiere invase dalle erbacce (foto di Loredana Saccomanno dal gruppo Facebook “Quelli di piazza Bologna”)

Fabiano tende subito a precisare una questione: “La sindaca di Roma Capitale è insieme all’Amministratore Unico di Ama SPA la responsabile unica della gestione e del funzionamento dei sevizi di pulizia urbana“, scrive. Poi aggiunge: “E’ loro il compito di far pulire le strade, svuotare i cassonetti e controllare che il contratto di servizio venga rispettato”. Ma cosa non ha funzionato in questi mesi? Cosa ha portato a questa situazione? La risposta prova a fornirla sempre Fabiano: “Abbiamo assistito a quella che definisco una vera truffa istituzionale“.

Poi si spiega: “Da gennaio 2021 sono stati tagliati fondi ad Ama e cancellati i servizi di diserbo e migliaia di utenze non domestiche commerciali. Un risparmio devastante e anche inutile. I bilanci non sono stati sanati e ora bisognerà spendere cento volte di più per ripristinare il decoro”. Qualche intervento è stato comunque pianificato. “Il Comune ha infatti stanziato 800mila Euro ai Municipi (circa 50mila euro l’uno) da spendere entro giugno, mese in cui si sarebbe dovuta essere conclusa la mega gara di appalto centrale annunciata sul diserbo”, dice Fabiano.

Degrado nel II Municipio
Foto Rino Fabiano

Il problema è che “la gara non è stata eseguita e l’appalto non c’è”. Fabiano fa notare che il II Municipio i suoi 50mila Euro li ha spesi “raggiungendo a macchia di leopardo più luoghi possibile, dando priorità ad accessi scolastici centri anziani e luoghi di grande attraversamento pedonali e veicolari. Ma ora i soldi sono finiti“. La Giunta Comunale – chiude Fabiano – “non ha intenzione di dare ulteriori risorse. Si è deciso di non decentrare questa funzione in attesa della gara centrale”.

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