2 Febbraio 2022 - 14:29 . Piazza Bologna . Cronaca

Sos movida: chiusure anticipate e steward della notte, tutte le proposte in discussione

Movida
Movida

di Barbara Polidori

Slittano ancora i provvedimenti che potrebbero rasserenare gli abitanti del Nomentano, da anni alle prese con la movida in zona piazza Bologna. Tra le proposte che il sindaco Roberto Gualtieri ha condiviso nei primi 100 giorni di governo della città, c’è anche una mozione che intende regolare la vita notturna nelle principali aree della movida romana, tra cui il ritrovo universitario del nostro quartiere.

Il progetto è ormai in discussione al Campidoglio da una settimana, dopo che l’assessora allo Sviluppo economico del Campidoglio, Monica Lucarelli, ha incontrato le presidenti del I e II Municipio, Lorenza Bonaccorsi e Francesca Del Bello, insieme alle varie associazioni di categoria che tutelano i pubblici esercizi.

Da allora la mozione continua a tenere banco in commissione Commercio, senza troppi dettagli operativi su come la città beneficerebbe del provvedimento. Uniche certezze, chiusure dei locali anticipati e stop alla vendita delle bevande. Dalle 3, orario attualmente in vigore per i locali, secondo il provvedimento della Giunta Gualtieri le saracinesche si abbasserebbero invece all’una di notte, mentre la vendita di alcol da asporto sarebbe concessa massimo fino alle 20. Non oltre.

DA SINDACO A STEWARD DELLA NOTTE
“Oggi (mercoledì 2 febbraio, ndr) il sindaco incontrerà nuovamente il prefetto per delineare gli aspetti amministrativi – fa sapere a RomaH24 il consigliere capitolino Andrea Alemanni, a capo della commissione commercio –. Non siamo contro la figura del sindaco della notte e non è una manciata di ore a fare la differenza, servono risorse e strumenti concreti per gestire la movida a Roma”.

Andrea Alemanni

La soluzione, secondo Alemanni, potrebbe essere allora nella proposta avanzata dalle associazioni di categoria, tra cui Confcommercio: gli steward della notte, “angeli custodi” della serenità degli abitanti, messi a disposizione dagli stessi proprietari e gestori dei locali per monitorare quello che accade intorno a bar e discoteche.

“È un’idea nata in questo periodo, ma dobbiamo verificare se ci sia anche la disponibilità economica delle amministrazioni, perché le aziende sono in difficoltà e abbiamo bisogno di collaborazione tra le parti come forze di polizia, imprenditori e organizzazioni di categoria – spiega a RomaH24 Romolo Guasco, direttore di Confcommercio Roma–. Lo steward non è un buttafuori, ma una figura che regolerebbe la presenza dei ragazzi nelle piazze, in strada e nei luoghi più frequentati, favorendo dei ragionamenti coscienziosi. Non possiamo insistere solo secondo una logica punitiva, vista l’asocialità sofferta fino a oggi dai ragazzi, dobbiamo andare di comprensione”.

PIANO ANTI-MOVIDA SELVAGGIA ENTRO IL WEEKEND
Opinione diversa invece per le forze di opposizione al Comune, che rilanciano sulla sicurezza, percepita e rafforzata, per contrastare il degrado. “La soluzione per una movida romana sicura e attrattiva non è anticipare la chiusura delle attività di somministrazione, ma aumentare i controlli sui minimarket che vendono alcolici in strada fino a tarda notte e ai minori, aumentare il numero di bagni pubblici, oggi solo 55 contro i 254 di Milano, e potenziare l’illuminazione notturna, totalmente insufficiente”, hanno spiegato in commissione commercio tutti i consiglieri comunali della Lista Civica Calenda.

Il piano anti movida, che secondo il consigliere Alemanni potrebbe vedere la luce entro fine settimana, apre inoltre uno spaccato: la gestione degli assembramenti non solo in inverno, ma soprattutto coi primi caldi. “Cosa faremo nel periodo estivo quando ci saranno ancora più persone in giro in vista della prossima edizione dell’Estate Romana? Nei luoghi del divertimento serale è necessario un maggiore presidio da parte delle forze dell’ordine. Roma deve trovare una strategia per diffondere sul territorio eventi culturali e rivolti a giovani e giovanissimi”, proseguono i consiglieri di opposizione, che si espressi contro la chiusura anticipata delle attività di somministrazione, mostrandosi a favore della stretta sulla vendita di alcol da parte dei minimarket dopo le 18.

LA VOCE DEL II MUNICIPIO 

La strategia del rilancio culturale, sollevata dai consiglieri di Azione in Campidoglio, nel II Municipio sarebbe già realtà. Parola di Francesca Del Bello, presidente del II Municipio. “Il nostro territorio già dalla scorsa estate è stato tra quelli che più hanno contribuito a decongestionare aree della movida come San Lorenzo – spiega la minisindaca –. Le attività culturali hanno attratto gente dall’intera regione, dal rietino, quindi la soluzione dev’essere tutt’altra. Innanzitutto, dobbiamo educare i nostri giovani e contrastare l’abuso di alcol e stupefacenti”.

Severo anche il giudizio sui luoghi del divertimento, quelli che più attanagliano gli abitanti. “Piazza Bologna e San Lorenzo devono ritrovare una dimensione umana, a misura di abitante, per cui sono assolutamente favorevole alla chiusura dei minimarket alle 10, non rappresentano un’attività economica che valorizza il territorio – prosegue la Del Bello –. La vita notturna non è compatibile con chi vuole riposare e i gestori dei locali, per quante difficoltà abbiano sopportato in pandemia, comunque non è legittimo che chiedano aiuto alle amministrazioni. Hanno ricevuto ristori ed è da un anno che non pagano l’occupazione di suolo pubblico”.

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