12 Settembre 2021 - 7:30 . Nomentano . Scuola

Sapienza per l’inclusione, dall’ateneo un progetto contro il bullismo nelle scuole

La Sapienza
La Sapienza

Sapienza per l’inclusione, all’ateneo romano parte un progetto per contrastare il bullismo basato sul peso, a partire dal contesto sportivo scolastico. L’iniziativa, finanziata dalla Presidenza del Consiglio, coinvolgerà un team composto da docenti della facoltà di Medicina e psicologia, in collaborazione con la Fondazione per lo studio e la ricerca sull’infanzia e l’adolescenza e l’associazione Sos Telefono azzurro onlus.

L’iniziativa si chiama “Prevenzione e contrasto del bullismo basato sul peso: sport ed esercizio fisico per un intervento multilivello” e mira a promuovere l’inclusione e a prevenire vittimizzazioni nei confronti di minori a causa di particolari condizioni fisiche, l’obesità e il sottopeso.

Il focus delle attività è sulle scuole secondarie di I e II grado del Lazio, e in particolare sul legame che intercorre tra i disturbi del peso e dell’alimentazione e i fenomeni di violenza tra pari all’interno del contesto scolastico, che si acuiscono durante lo svolgimento delle attività sportive.

“La battaglia contro ogni forma di discriminazione e di violenza si combatte con le armi del dialogo e dell’istruzione – sottolinea la rettrice Antonella Polimeni -. Come università ci impegniamo ogni giorno per avere condizioni concrete di pari opportunità al nostro interno, ma abbiamo anche la responsabilità di dare il nostro contributo di professionalità e ricerca, affinché l’inclusione si realizzi pienamente in tutte le sue declinazioni, a partire dal segmento delle scuole che è nevralgico”.

Il progetto, finanziato dal dipartimento per le politiche della Famiglia della presidenza del consiglio dei ministri con 200 mila euro, svilupperà azioni volte a ridurre il fenomeno con metodiche multilivello, contemporaneamente in tutti gli attori coinvolti, studenti, genitori e docenti. I ragazzi vittime di violenza troveranno uno spazio di ascolto e di supporto per sviluppare strategie di resistenza al bullismo e gli insegnanti strumenti di contrasto applicabili anche dopo la fine del progetto. Le attività riguarderanno anche i genitori per aiutarli a riconoscere precocemente nei loro figli i segni della vittimizzazione e fornire strumenti per fronteggiarli, ma anche il gruppo dei pari, in questo caso i coetanei e gli studenti, per ridurre il cosiddetto “weight bias”.