28 Settembre 2021 - 7:17 . Nomentano . Cronaca

Restyling Tiburtina, degrado intorno all’area. Caracciolo: “Il progetto va cambiato, il Comune ci ascolti”

La stazione Tiburtina
La stazione Tiburtina

“La riqualificazione del quadrante della Stazione Tiburtina è l’esempio di una grande occasione persa”. Non usa mezzi termini, Valentina Caracciolo, per giudicare il restyling del piazzale Ovest dello scalo ferroviario voluto dal Comune, dopo la demolizione della Tangenziale Est.

Valentina Caracciolo

“I lavori stanno andando avanti, ma la situazione intorno è di degrado assoluto, non riusciamo a ottenere un servizio costante di pulizia – denuncia la presidente della commissione Urbanistica del II Municipio – . Eppure la stazione ne avrebbe bisogno perché rappresenta un nodo fondamentale dell’infrastruttura cittadina, ci arriverà anche una pista ciclabile”.

Intorno alla stazione, infatti, si notano i cumuli di immondizia accatastati ai bordi della strada: lattine, bottiglie di birra, pagine di giornale e scarti di cibo. Oltre a giacigli e pozze d’acqua stagnante. Ma non è solo il degrado a preoccupare Caracciolo: “Il progetto che il Comune sta realizzando mette a rischio il verde che rimane nel quadrante, alberi sani e preziosi per l’area, olmi e lecci destinati a soccombere – spiega la presidente della commissione Urbanistica –. Molto probabilmente per fare spazio alle nuove corsie di viale Mazzoni e al prolungamento del tram che arriva dal Verano saranno abbattuti tantissimi alberi in salute. La sindaca non ha mai voluto ascoltare i comitati di quartiere che hanno realizzato un progetto alternativo di riqualificazione che non prevedeva la rimozione degli alberi”. Sarebbero circa 100, secondo i calcoli fatti dagli attivisti, le piante a rischio.

Il cantiere sta provocando disagi anche ai tassisti, come riportato in un comunicato di Uritaxi (Unione di rappresentanza dei tassisti italiani) Lazio: “La fase finale dei lavori relativi al piazzale antistante alla stazione sta pregiudicando in maniera notevole la viabilità circostante. L’accesso tramite largo Guido Mazzoni è impedito, quindi ad oggi l’unico modo di avvicinarsi all’ingresso principale è quello di usare la rampa di via Masaniello”. Una perdita di tempo che porta molti tassisti a “desistere dall’impresa, tutt’altro che agevole”.

Alla luce di questa situazione, Caracciolo propone di ripensare il restyling, riprendendo la progettazione proposta dai cittadini e tutelando gli alberi a rischio abbattimento. “Sediamoci tutti insieme intorno a un tavolo, Comune e Municipio e cerchiamo di migliorare questo progetto” suggerisce la presidente della commissione Urbanistica di via Dire Daua.

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