Musica ad alto volume, fusti di birra da riempire, almeno 500 persone che ballavano accalcate sotto la statua della Minerva. Era la notte tra il 20 e il 21 aprile, all’interno della città universitaria in piazzale Aldo Moro si consumava un rave illegale.

Un evento non autorizzato dall’allora rettore, Eugenio Gaudio, che reagì sporgendo denuncia. Un atto da cui è nata un’indagine che, dopo tre anni, ha portato sul banco degli imputati 22 ragazzi, accusati di essere gli organizzatori della festa. I giovani dovranno rispondere dell’accusa di concorso in violenza privata. Sarebbero stati loro, infatti, a forzare la sbarra d’accesso alla facoltà, permettendo l’accesso ai furgoni con la musica e ai partecipanti, dando avvio all’inizio del rave.

Il processo è iniziato martedì 19 ottobre, con la prima udienza a piazzale Clodio.