20 Maggio 2021 - 16:36 . Piazza Bologna . Curiosità

Perché è un vanto essere di piazza Bologna e quali sono i suoi simboli

Giuseppe Teano
Giuseppe Teano

di Antonio Tiso

Piazza Bologna è un microcosmo della Capitale dove la vita scorre frenetica. Le persone però, qui, amano anche fermarsi, per un aperitivo o per una chiacchiera. Ragazzi, anziani, badanti, professionisti, universitari. Sono poche le aree di Roma attraversate trasversalmente da così tanti gruppi sociali. Per questo abbiamo chiesto a un residente storico cosa significhi per lui essere di piazza Bologna.

Un’identità molteplice

“Questo posto riunisce in sé tre identità: la finezza di modi dei Parioli, la popolarità del Tiburtino e l’informalità di San Lorenzo”. Giuseppe Teano, animatore culturale e cicloattivista del II Municipio, è napoletano d’origine, ma gli si scalda il cuore quando parla del suo luogo romano d’adozione. “Sono arrivato qui 24 anni fa. Questa zona esercita un fascino attrattivo anche per chi, come me, viene da una città meravigliosa. È un crocevia dal quale si dipartono sette strade a stella, ognuna diretta verso un contesto urbani diversi, e in qualche modo la gente della piazza ne sintetizza le differenti anime”.

La Posta

Se Giuseppe volesse mostrare a un amico i cinque posti che bisogna conoscere qui intorno, da dove inizierebbe? “Lo porterei innanzitutto con me a pagare una bolletta alle Posta, la grande cattedrale laica della piazza. Sarebbe un piacere mostrargli la magnifica sala interna in stile razionalista progettata dall’architetto Mario Ridolfi”.

La meridiana spezzata

“In seconda battuta lo porterei al centro della piazza, dove si trova un monumento simbolico dedicato al giudice Giovanni Falcone. Non molti lo sanno, ma questo manufatto rappresenta nella sua essenzialità, l’orrore dell’attentato in cui il magistrato morì il 23 maggio 1992. La meridiana, rivolta a sud, indica infatti le 17:58, l’ora in cui la bomba esplose”.

La Fratelli Bandiera

Un must per chi vuole conoscere la zona è sicuramente la scuola di piazza Ruggero di Sicilia: “Questo è davvero un luogo emozionante, e non solo perché ci hanno studiato i miei figli. Qui vi insegnava il maestro Manzi, l’autore della trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi”.

Palazzo Federici

Altra tappa sarebbe Palazzo Federici, il palazzo di epoca fascista su viale XXI Aprile. “È qui che il regista Ettore Scola girò “Una giornata particolare”, pellicola cult con Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Un’emozione grande è stata qualche anno fa quando due appassionate cinofile del quartiere hanno organizzato la proiezione del film proprio nel cortile dove furono girate le riprese. Un cineforum molto suggestivo”.

La Città del Sole

Ultima visita in compagnia dell’amico immaginario sarebbe a via della Lega Lombarda, dove si trova il complesso della Città del Sole: “Un capolavoro di architettura e sostenibilità. Appartamenti, uffici e negozi a due passi da via Tiburtina. Ma questo è uno spicchio del quartiere dove ci sono anche villini liberty che meritano assolutamente una passeggiata a piedi o in bicicletta”.

LEGGI: Come acquistare “La Storia del Nomentano”