24 Marzo 2022 - 8:49 . Nomentano . Cronaca

Sos movida, Serratore: “L’ordinanza di Gualtieri non basta, serve un piano per i giovani”

Movida
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di Clarissa Cancelli

L’ordinanza del sindaco Roberto Gualtieri non è sufficiente per contrastare la mala-movida e ripristinare il decoro nei quartieri. Servono iniziative culturali e alternative valide per i giovani. Ne sono convinte le presidenti di quattro commissioni del II Municipio: Lucrezia Colmayer (commissione Cultura), Federica Serratore (commissione Politiche Sociali), Barbara Auleta (commissione Bilancio e Commercio) e Francesca Marina Morpurgo (commissione Scuola e Politiche giovanili).

Le quattro presidenti si sono riunite il 21 marzo in una commissione congiunta per fare il punto sulla situazione, insieme a Christian Raimo, assessore del Municipio III con delega alla Cultura e al segretario romano dei Radicali, Leone Barilli, promotore degli Stati Generali della Notte.

“Con la chiusura dei locali, i giovani tendono a riversarsi in strada. Se noi diamo loro la possibilità di riaprire il Cinema Palazzo o di usufruire di altre iniziative culturali – ad oggi non abbiamo ancora proposte concrete perché dobbiamo lavorarci – sarebbe meglio”, spiega a Roma h24 la presidente Serratore.

“Soprattutto per San Lorenzo, che comunque non è l’unico quartiere di movida. Ci sono piazza Bologna, piazza Istria e diversi altri punti che devono essere attenzionati”.

Per questo, la presidente non crede “sia sufficiente un’ordinanza, dato che è uno strumento urgente fatto, appunto, per un breve lasso di tempo. In questo caso è necessario un progetto strutturato per cercare, non di contrastare la movida, ma di riuscire a fare convivere i giovani, che hanno le loro esigenze, con i residenti che hanno diritto al riposo”.

Qual è dunque il prossimo passo per fare fronte a questa situazione e venire incontro sia ai giovani che ai residenti?

“Abbiamo pensato di sentire le varie associazioni e i vari comitati presenti sia a San Lorenzo, ma anche in altre zone, come piazza Bologna e Corso Trieste per sentire anche la loro opinione. Per oggi abbiamo organizzato una riunione con i consiglieri per vedere come muoverci per cercare di coinvolgere più persone possibili in futuri progetti. Inizialmente vorremmo lavorare sul Municipio II, ma cercheremo poi di coinvolgere anche il Comune. È importante perché è un fenomeno che riguarda Roma nel suo intero”.