8 Marzo 2022 - 7:35 . san-lorenzo . Cultura
La Sapienza celebra la festa della donna con un convegno su Grazia Deledda: “Un Nobel dimenticato”
In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, oggi, martedì 8 marzo alle ore 9.45, la Sapienza ha ospitato un incontro interamente dedicato alla figura di Grazia Deledda, scrittrice sarda e prima donna italiana a vincere il premio Nobel per la letteratura nel 1926, della quale ricorre il centocinquantenario della nascita.
Il convegno “Grazia Deledda, un Nobel dimenticato” si è tenuto in Aula magna del Rettorato ed è stato aperto dall’introduzione della rettrice Antonella Polimeni e dai saluti di Francesca Brezzi, presidente dell’’Osservatorio interuniversitario di genere, parità e pari opportunità (Gio).
“Questa giornata è stata organizzata dalla Sapienza per celebrare l’8 marzo e i 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda, la prima e unica italiana vincitrice del premio Nobel per la Letteratura. Un Nobel che merita di essere ricordato andando a coniugare queste due ricorrenze di grande valore culturale e civile”, ha detto la rettrice dando così inizio al convegno.
“È vero che i 150 anni dalla nascita hanno visto una partecipazione ampia in convegni ristretti – ha aggiunto la coordinatrice dell’incontro Beatrice Alfonzetti – ma è anche vero che Grazia Deledda non ha un risalto né nel canone scolastico né nelle aule universitarie. E questo perché è sempre stata fatta oggetto di un pregiudizio, essendo una ‘illetterata’. Così veniva chiamata all’epoca suscitando l’ostilità di molti scrittori, tra cui Pirandello. La Deledda ha avuto la grande capacità di narratrice che oggi riconosciamo sempre più di fronte anche alla povertà di romanzi e di scritture”.
All’incontro hanno partecipato anche Anna Bonaiuto (attrice), che ha letto alcuni brani tratti da opere della scrittrice sarda, Marisa Ferrari Occhionero, Silvia Tatti e Monica Cristina Storini.
“In questo periodo così delicato a causa del conflitto in Ucraina – spiega Antonella Polimeni – l’8 marzo vuole essere, oltre a un’occasione per ricordare l’impegno delle donne per il riconoscimento della parità di genere, anche un momento di riflessione sul ruolo che esse possono assumere nei processi di pace attraverso il dialogo e grazie alla capacità di aumentare la trasparenza e il carattere inclusivo e sostenibile nei negoziati e nei processi di costruzione e mantenimento della pace stessa”.
“Le istituzioni hanno un debito verso Grazia Deledda, che a lungo ha subito, nel recente passato, una sorta di ostracismo nel riconoscimento che merita nel pantheon culturale del Paese”, ha detto invece il ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel corso del convegno ‘Grazia Deledda – Donna, scrittrice, premio Nobel – Femminista ante litteram’, tenutosi questa mattina alla Camera dei Deputati.
“Come ministero nel 2015 – ha sottolineato – abbiamo promosso l’edizione nazionale dell’opera omnia della Deledda, mentre in occasione di quest’ultimo anniversario abbiamo istituito un autorevole comitato, presieduto da Marcello Fois e che vede il coinvolgimento, insieme a prestigiosi esponenti della cultura, delle istituzioni sarde. Ma possiamo e dobbiamo fare di più per restituirle la centralità che le spetta, per far accostare alle sue pagine i più giovani, per far conoscere alle nuove generazioni il valore e la ricchezza delle opere di Grazia Deledda e lo straordinario esempio espresso dalla sua parabola artistica ed umana di donna e scrittrice”.
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