18 Gennaio 2022 - 7:18 . trieste-salario . Cronaca

Il Municipio in aiuto dei commercianti di piazza Massa Carrara: inviate le delibere per il riconoscimento del danno economico

Piazza Massa Carrara
Piazza Massa Carrara

di Marco Barbaliscia 

Il nostro territorio è sempre più massacrato da cantieri e zone interdette al traffico. Un problema ben noto ai residenti e ai commercianti del quartiere che da anni convivono con i disagi che ne derivano. Tra le situazioni più critiche verificatesi di recente vi sono gli eventi di via Alessandria e di via Magliano Sabina-piazza Vescovio al quartiere Trieste-Salario e di piazza Massa Carrara al Nomentano.

Il collasso di un tratto di rete fognaria ha costretto Acea ad aprire cantieri molto lunghi e complessi che hanno portato a chiusure stradali importanti. Via Alessandria, ad esempio, è rimasta interdetta al traffico dal maggio 2019 all’agosto 2020. Il danno economico subito dai negozi di zona è stato notevole ed il II Municipio ha avviato una manovra per venire loro in aiuto.

Valentina Caracciolo, assessora alla Mobilità e alle Attività Produttive del II Municipio, ne spiega i dettagli a Roma H24: “Ho trasmesso in Campidoglio le delibere di giunta relative al riconoscimento del disagio economico subito dagli operatori commerciali dei tre quadranti e chiesto al Dipartimento delle Attività Produttive di emettere un avviso pubblico al quale poi i commercianti interessati dovranno rispondere”.

via magliano sabina
Cantiere in via Magliano Sabina

Il lavoro, avviato già dalla precedente giunta, è potuto partire per legge solo dopo la fine dei cantieri: “Questa delibera stabilisce quella che viene definita “una matrice del disagio”, spiega Caracciolo. Che aggiunge: “Vengono presi in considerazione una serie di parametri come la durata dei lavori, la chiusura al traffico di determinate aree, i divieti di sosta e tutti gli elementi che possono aver creato problemi. Su questa base, poi, si possono prendere delle misure a favore dei commercianti come la riduzione dei tributi o altre forme di sollievo fiscale”.

Il passaggio burocratico richiede tempo, ma può rappresentare un piccolo rimborso: “Ho inviato le tre delibere di giunta al Dipartimento delle Attività Produttive, una per zona”, dice Caracciolo. Che chiude: “L’ente emanerà poi l’avviso pubblico e i commercianti dovranno presentare la documentazione richiesta. Dopo una verifica dei requisiti, mano a mano saranno erogati incentivi e sgravi del caso”.

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