1 Giugno 2022 - 15:30 . Cronaca

Gli animalisti protestano davanti al Campidoglio: “Incuria e cure sbagliate, troppe morti nei canili di Roma”. Foto e video

La manifestazione animalista davanti al Campidoglio. Foto di Valerio Cimino
La manifestazione animalista davanti al Campidoglio. Foto di Valerio Cimino

“Troppe morti nei canili di Roma”. Associazioni animaliste, proprietari di cani e privati cittadini hanno manifestato, nel pomeriggio del 31 maggio, in piazza del Campidoglio per “chiedere giustizia per i tanti, troppi cani deceduti nei canili comunali Muratella e Marconi”. Hanno aderito: Lega nazionale per la difesa del cane, Ente nazionale per la protezione animali, Lega antivivisezione, Zampe che danno una mano, Io libero, Organizzazione internazionale protezione animali, Amiconiglio e Amant.

La manifestazione animalista davanti al Campidoglio. Foto di Valerio Cimino

La causa delle morti, secondo i manifestanti, è da ricercarsi “nell’incuria e le omesse e/o sbagliate cure veterinarie da parte degli affidatari del servizio veterinario all’interno delle strutture”.

La manifestazione animalista davanti al Campidoglio. Foto di Valerio Cimino

Al sit-in hanno partecipato alcuni proprietari che negli ultimi mesi hanno smarrito il proprio fido per le strade della Capitale e che, dicono, “quasi speriamo che siano in giro per Roma e non trovati e ospitati all’interno dei canili”. Si sono aggiunti in seguito consiglieri ed esponenti del mondo politico che hanno promesso il loro impegno sulla questione.

L’intervento di Giada Bernardi

Tra i manifestanti c’era anche l’avvocata Giada Bernardi, fondatrice dello studio legale “GiustiziAnimale” (la sede è in via Virgilio 1/L a Prati) e presidente di Zampe che danno una Mano che di recente ha ricevuto mandato da numerose associazioni di volontariato animaliste di presentare denuncia alla procura della Repubblica per le morti all’interno dei canili.

“Rocky, Van Damme, Belen sono solo le ultime vittime di una lunga lista di cani vittime della malasanità veterinaria e dell’indifferenza di chi, invece, avrebbe dovuto proteggerli — denuncia la legale —. Lista a cui è ora di mettere un punto. Tragedie che avrebbero potuto, e dovuto, essere evitate. Terapie interrotte, vaccini non fatti, animali affidati senza libretto sanitario o con esami che risultano essere stati svolti in data antecedente al ritrovamento sono solo la punta di un iceberg che è ora di smantellare”.

Abbassati gli striscioni, l’assessora Sabrina Alfonsi ha incontrato una delegazione dei manifestanti. Durante il confronto, Alfonsi ha promesso imminenti iniziative a tutela della salute e del benessere degli animali ospiti nei canili comunali.