12 Ottobre 2021 - 16:50 . Cronaca

Elezioni a Roma, così cambia l’assembla capitolina: i possibili scenari dopo il ballottaggio

Il palazzo Senatorio, sede dell'assemblea capitolina
Il palazzo Senatorio, sede dell'assemblea capitolina

Due maggioranze diametralmente opposte, due scenari completamente diversi per l’aula Giulio Cesare e per la città. Con i dati delle preferenze ormai consolidati è possibile tracciare la composizione della prossima Assemblea capitolina a seconda se a spuntarla al ballottaggio dovesse essere il Centrosinistra di Roberto Gualtieri o il Centrodestra di Enrico Michetti.

Chi vincerà potrà contare su un’ampia maggioranza consiliare del 60%, pari a 29 consiglieri su 48 da ripartire tra le liste della propria coalizione. A presiedere la prima seduta (che il nuovo sindaco dovrò convocare entro 10 giorni dalla proclamazione e dovrà tenersi nei successivi 10 giorni) sarà in entrambi i casi da statuto Rachele Mussolini, “consigliera anziana” in quanto eletta con la maggior cifra individuale. Tutti i dati e i nomi di entrambi gli scenari dovranno essere ovviamente ratificati dal Viminale (alcuni numeri di lista e preferenze potrebbero cambiare in sede di convalida), dato che alcuni candidati segnalano di aver ricevuto un numero maggiore di preferenze rispetto a quelle ufficiali attualmente assegnate loro sul sito web di Roma Capitale. A eleggere i membri della nuova Aula saranno comunque solamente i primi quattro schieramenti classificati, collegati ai ‘maggiori’ candidati a sindaco, dato che nessun altro candidato o coalizione è riuscito a superare la soglia di sbarramento del 3%.

Questi i due scenari possibili.

L’AULA SE VINCE IL CENTRODESTRA: In caso di vittoria del Centrodestra al secondo turno, la maggioranza (29 più il sindaco) sarebbe formata da 17 consiglieri di Fdi, 6 della Lega, 3 di Forza Italia, 2 della Lista Michetti e uno di Rinascimento. In ordine di preferenze, Fratelli d’Italia eleggerebbe Rachele Mussolini (come detto la più votata tra tutte le liste, con 8.264 preferenze), Giovanni Quarzo, Francesca Barbato, Andrea De Priamo, Lavinia Mennuni, Federico Rocca, Stefano Erbaggi, Mariacristina Masi, Giovanni Ottaviano, Alessandra Consorti, Dario Antoniozzi, Francesco Figliomeni, Fulvio Giuliano, Giuseppe Scicchitano, Roberto Cipolletti, Marco Visconti e Francesco Cuomo.

Per la Lega entrerebbero Simonetta Matone (prosindaca), Davide Bordoni, Fabrizio Santori, Maurizio Politi, Flavia Cerquoni ed Efrem Angelo Valeriani. Per Forza Italia dentro Marco Di Stefano, Simone Foglio e Rocco Belfronte. La Lista Michetti eleggerebbe Antonio De Napoli e Mario Brozzi, e Rinascimento porterebbe dentro Alessandro Balli. Dei 19 seggi dell’opposizione, 7 andrebbero alla Lista Calenda, 7 al centrosinistra (uno a Gualtieri, 5 al Pd e uno alla Lista Gualtieri) e 5 alle liste a sostegno di Virginia Raggi (uno alla sindaca uscente, 3 M5S e uno alla Lista Raggi). Della lista di Calenda siederebbero in Aula anche Valerio Casini, Francesca Leoncini, Flavia De Gregorio, Dario Nanni, Francesco Carpano e Bruno Schiaramazzi.

Il centrosinistra avrebbe tra gli scranni Roberto Gualtieri, i dem Sabrina Alfonsi, Maurizio Veloccia, Svetlana Celli, Andrea Alemanni e Yuri Trombetti e Giorgio Trabucco per la lista civica. Raggi sarebbe invece affiancata dai pentastellati Linda Meleo, Paolo Ferrara e Daniele Diaco e dal suo attuale assessore Antonio De Santis, eletto con la civica.

L’AULA SE VINCE IL CENTROSINISTRA: Se a trionfare dovesse invece essere Roberto Gualtieri, la maggioranza sarebbe guidata da un plotone di 18 consiglieri del Pd, insieme a 5 della lista civica, 2 di Sinistra Civica Ecologista, 2 di Roma Futura, uno di Demos e uno di Europa Verde. Per il Partito democratico entrerebbero Sabrina Alfonsi, Maurizio Veloccia, Svetlana Celli, Andrea Alemanni, Yuri Trombetti, Giulia Tempesta, Erica Battaglia, Carla Fermariello, Claudia Pappatà, Giovanni Zannola, Nella Converti, Lorenzo Marinone, Mariano Angelucci, Riccardo Corbucci, Antonio Stampete, Giammarco Palmieri, Valeria Baglio e Daniele Parrucci.

Per la civica dentro Giorgio Trabucco, Carmine Barbati, Monica Lucarelli, Elisabetta Lancellotti e Tommaso Amodeo. Sinistra Civica Ecologista eleggerebbe Alessandro Luparelli e Michela Cicculli, Roma Futura invece Giovanni Caudo e Claudia Pratelli. Per Demos ci sarebbe Paolo Ciani, per Europa Verde Nando Bonessio. In minoranza il centrodestra con 9 seggi (1 a Michetti, 5 Fdi, 2 Lega e 1 Forza Italia), la Lista Calenda con 6 e le liste della sindaca uscente con 4 (1 a Raggi, 2 M5S e 1 alla civica).

La coalizione a sostegno di Michetti, oltre al candidato sindaco, conterebbe su Rachele Mussolini, Giovanni Quarzo, Francesca Barbato, Andrea De Priamo e Lavinia Mennuni per Fratelli d’Italia, Simonetta Matone e Davide Bordoni per la Lega e Marco Di Stefano per Forza Italia. Calenda avrebbe con sé Valerio Casini, Francesca Leoncini, Flavia De Gregorio, Dario Nanni e Francesco Carpano, mentre affianco a Raggi ci sarebbero Linda Meleo e Paolo Ferrara per il M5S e Antonio De Santis per la civica.