30 Novembre 2021 - 7:39 . Policlinico . Cronaca

Dal Kosovo a Roma: così i medici dell’Umberto I hanno salvato una bimba di 5 anni

Il policlinico Umberto I
Il policlinico Umberto I

È riuscita ad arrivare a Roma dal Kosovo, grazie a una raccolta fondi. Quando i medici del Policlinico Umberto I l’hanno presa in carico era affetta da una grave forma di diabete, a soli 5 anni.

La storia della piccola Asia, e di come si sia ritrovata nella struttura ospedaliera del nostro quartiere, inizia lo scorso marzo 2021: l’appuntato dell’Arma dei carabinieri Fabio Cervellieri e un suo compagno di reggimento, in missione nel Kosovo, incontrano la bimba, gravemente malata.

Tramite una raccolta fondi, la bambina giunge in Italia, dove viene ricoverata al Policlinico Umberto I. “Abbiamo acceso una macchina di beneficienza silenziosa che ci ha permesso di aiutare la piccola– spiega l’appuntato Cervelli –. Grazie all’aiuto del Policlinico Umberto I che ci ha ospitato a braccia aperte, siamo riusciti ad avere questo canale tramite cui Asia ha ricevuto le giuste cure”.

E così la piccola arriva a Roma, all’Umberto I, dove le viene riscontrato “uno scompenso glicemico evidente – spiega Francesco Costantino, dirigente medico del Dai (Dipartimento assistenziale integrato) materno infantile e Scienze Uro-ginecologiche al Policlinico Umberto I –. Ci siamo prodigati come ospedale per curarla, ma anche per procurarle del materiale che possa trasportare nel suo Paese di origine. Inoltre, abbiamo stabilito un protocollo terapeutico elaborato in modo che Asia possa utilizzarlo anche a distanza”.

Soddisfatto del lavoro svolto all’Umberto I anche il direttore generale della struttura, Fabrizio d’Alba: “Questa è una piccola iniziativa che ha dietro il buon cuore dei professionisti della nostra struttura – spiega –. Il Policlinico sarà sempre in prima linea per dare risposte a persone che risposte nei loro paesi non ne hanno. Asia torna a casa avendo inquadrato il suo bisogno assistenziale e con la garanzia che la sua vita, a questo punto, sarà più facile”.