29 Agosto 2021 - 14:00 . Sapienza . Cronaca

Bloccate in Afghanistan 81 studentesse della Sapienza. Il prorettore: “Si temono rappresaglie”

La Sapienza
La Sapienza

Ottantuno studentesse della Sapienza bloccate in Afghanistan. Erano sulla lista del Ministero della Difesa per essere trasferite in Italia, ma a causa dell’attentato di tre giorni fa non sono riuscite a entrare in aeroporto.

Sono dovute tornare tutte indietro le 81 studentesse afghane che a breve avrebbero dovuto iniziare i corsi alla Sapienza di Roma. Con loro ci sono anche alcuni bambini. Lo ha detto al giornale radio Rai il prorettore agli affari internazionali della Sapienza Bruno Botta, che spiega: “Dopo l’esplosione le cose si sono complicate, siamo in contatto con l’unità di crisi della Farnesina che sta facendo tutto il possibile per aiutarci e ha detto che non lascerà soli gli studenti della Sapienza. La preoccupazione maggiore è per le studentesse andate da Herat fino a Kabul per imbarcarsi e che, se dovessero tornare indietro, rischiano rappresaglie”.

La speranza ora è che il gruppo possa viaggiare su voli di altri Stati, quando ce ne saranno. Nei giorni scorsi l’ateneo di piazzale Aldo Moro aveva annunciato un piano di interventi a supporto di studenti, ricercatori e docenti afghani. La Sapienza aveva, infatti, inviato ai Gabinetti dei Ministeri dell’Interno e della Difesa) la lista dei 118 studenti afghani pre-selezionati dall’ateneo “per i quali abbiamo chiesto il trasporto immediato con ponte aereo. L’Ufficio studenti internazionali e la segreteria studenti stranieri stanno supportando le attività per facilitare l’ingresso in Italia” spiega la rettrice Antonella Polimeni.

Non solo: “Si stanno rivalutando i curricula vitae di altri quaranta studenti circa, precedentemente non accettati, per riconsiderare la possibilità di ammissione tardiva”. E altri ragazzi avranno ancora l’opportunità per fare domanda, tramite la piattaforma del corso di studi Global Humanities che è stata riaperta proprio con questo obiettivo. Gli studenti afghani saranno valutati da un’apposita commissione e verrà loro assegnato il corso di studi giudicato più adatto.

LEGGI: Il piano completo della Sapienza per gli studenti afghani