Roma, 20 Aprile 2024 - 1:00

Al Mattataio le spettacolari immagini del World Press Photo

The First Embrace
The First Embrace

| Arte

Al Mattataio le spettacolari immagini del World Press Photo

Torna a Roma, per la prima volta al Mattatoio, la 64esima edizione del World Press Photo. La mostra, promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale e dall’azienda speciale Palaexpo, ideata dalla Fondazione World Press Photo di Amsterdam e organizzata dall’azienda speciale Palaexpo in collaborazione con 10b Photography, ospiterà le 141 foto finaliste del prestigioso premio di fotogiornalismo, che dal 1955 premia ogni anno diversi fotografi professionisti per i loro migliori scatti contribuendo così a costruire la storia del miglior giornalismo visivo mondiale.

 Il concorso, quest’anno, ha visto la partecipazione di 4315 fotografi da 130 paesi diversi che hanno presentato un totale di 74470 immagini per contendersi il titolo nelle 8 diverse categorie del concorso di fotogiornalismo: Contemporary Issues, Environment, General News, Long-Term Projects, Nature, Portraits, Sports, Spot News.

A vincere i due premi più importanti, il World Press Photo of the Year e il World Press Photo Story of the Year, sono stati rispettivamente il fotografo danese Mads Nissen e l’italiano Antonio Faccilongo. Nissen ha vinto con la foto The First Embrace, che mostra un’anziana abbracciata da un’infermiera in una casa di riposo per la prima volta dopo mesi a San Paolo, in Brasile.

Faccilongo ha vinto con il progetto Habibi, un reportage sul contrabbando di sperma nelle carceri israeliane da parte di famiglie palestinesi che vogliono preservare i loro diritti riproduttivi. Le foto in mostra raccontano le notizie più rilevanti dell’anno precedente: il Coronavirus, ma anche le proteste per l’uccisione di George Floyd, la guerra del Nagorno-Karabakh, gli incendi nel Pantanal, l’invasione di locuste in Kenia, la rimozione delle statue di personaggi controversi.

Antonio Faccilongo, Gabriele Galimberti e Lorenzo Tugnoli sono i tre fotografi italiani tra i vincitori. Oltre che uno dei due premi più importanti, con il suo progetto Faccilongo ha vinto anche nella categoria dei progetti a lungo termine. Galimberti ha vinto nella categoria Ritratti, Storie, con un lavoro per National Geographic sui proprietari di armi negli Stati Uniti. Tugnoli dell’agenzia Contrasto nella categoria Spot News, Storie, per le sue foto dell’esplosione nel porto di Beirut, in Libano, nell’agosto 2020.

La mostra è visitabile fino al 22 agosto dal martedì alla domenica dalle ore 11 alle 20. I biglietti, al costo di 8 euro, sono acquistabili qui

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