31 Marzo 2022 - 17:21 . Montesacro . Retesociale

Via Gentiloni, il centro per i senza fissa dimora resta aperto sino al 30 giugno: ufficiale la proroga

Il centro per i senza fissa dimora di via Gentiloni (Foto dal profilo Facebook di Maria Concetta Romano)
Il centro per i senza fissa dimora di via Gentiloni (Foto dal profilo Facebook di Maria Concetta Romano)

Il centro d’accoglienza per i senza fissa dimora di via Gentiloni rimarrà aperto sino al 30 giugno. Una proroga aspettata da diverse settimane e diventata ufficiale nella giornata di giovedì 31 marzo, termine che avrebbe indicato la fine del piano freddo.

A darne comunicazione sono Paolo Marchionne (presidente del III Municipio) e Maria Concetta Romano (assessora alle Politiche Sociali). “L’accordo è stato raggiunto grazie anche all’impegno e alla sensibilità dimostrata dal direttore generale della Farmacap, l’ingegner Di Guardo, e dal commissario straordinario avv. Marzetti, che ci hanno concesso fino al 30 giugno l’utilizzo dei locali della Farmacap, dove dal 2018 è adibito il centro d’accoglienza”.

Un ringraziamento particolare – sottolineano nella nota – “va poi riservato a Barbara Funari, assessora capitolina alle Politiche Sociali, che ha accolto la nostra richiesta di non chiudere il centro di accoglienza il 31 marzo. Un lavoro di squadra premiato grazie anche alla sinergia e al lavoro di tutti i soggetti coinvolti nella gestione del posto senza i quali non sarebbe stato possibile garantirne la continuità: i dipendenti e le dipendenti dei servizi sociali del III Municipio e la Croce Rossa Roma che ringraziamo”.

Accoglienza nel III Municipio, i prossimi obiettivi

“L’impegno politico e amministrativo per i soggetti più fragili deve avere la priorità così come il diritto alla casa e al lavoro”, sottolinea la nota. Che aggiunge: “Riuscire a prorogare il servizio di accoglienza permette di non interrompere i progetti di reinserimento sociale e lavorativo delle persone in carico”.

“Lavoreremo – concludono Marchionne e Romano – per trovare altri locali dove trasferire il centro di accoglienza e continuare così ad essere un punto di riferimento per l’integrazione sociale delle persone senza dimora”.