di Valerio Valeri

“Mamma aveva cominciato ad avere dei vuoti di memoria dovuti al diabete, ma per la maggior parte del tempo era lucidissima”. Marzia Scamacca, 44 anni, non riesce a darsi pace da domenica 27 giugno, quando è andata alla stazione dei carabinieri di Fidene per denunciare la scomparsa della madre Marisa Ripanti, 66 anni. La mattina precedente, alle 7, la signora è uscita di casa – aveva un vestito bianco e nero a pois lungo fin sotto al ginocchio, infradito rosa, una borsa con dentro gli occhiali e il telefono – dicendo al marito Salvatore che stava andando a messa, alla chiesa di Santa Felicita.

“E’ andata a prendere il 336 a piazza Stia – prosegue la figlia a Roma H24 – ma non è scesa dove avrebbe dovuto. Sono andata a parlare con don Cristian, lui quel sabato alla funzione non l’ha vista. E di questo possiamo essere sicuri perché mamma dopo si fermava sempre per salutarlo e parlarci qualche minuto”. Riguardo ai vuoti di memoria e al disorientamento, Marzia racconta un episodio di qualche tempo fa: “Mia nonna è sepolta al cimitero di Tivoli – spiega – e una volta andò a trovarla, ma tornò a casa la sera molto tardi. Quando mio padre le chiese dove fosse finita, disse che si era disorientata e non riusciva a tornare”. Un particolare che potrebbe spiegare come mai il telefono di Marisa, secondo quanto riferito dai carabinieri alla famiglia, abbia agganciato una cella a Muratella, a una distanza enorme da Fidene.

Tutta Fidene si è attivata per le ricerche, con il volantinaggio e il passaparola. Marisa Ripanti manca da casa da 9 giorni e la preoccupazione cresce sempre di più. Chiunque avesse informazioni può contattare il 344.048.0615.