Il presidente del III Municipio, Giovanni Caudo, interviene sulla questione del Salaria Sport Village: “Sabato scorso si è tenuta una manifestazione dei cittadini per il futuro del Salaria Sport Village – spiega Caudo –. Si chiedono, giustamente, risposte certe per il territorio a proposito di una struttura confiscata data attualmente in gestione alla Federazione italiana giuoco calcio”.

Domande che il presidente ha presentato alla sindaca di Roma, Virginia Raggi: “Ho ricordato che il III Municipio ha già posto, nel luglio 2019, la necessità di mantenere lo stretto legame tra questo complesso sportivo e il territorio – chiarisce il minisindaco –. mi è stata assicurata la volontà di mantenere fede all’impegno preso e di accogliere tutte le giuste istanze del Municipio in rappresentanza dei cittadini affinché le strutture sportive, in particolare la piscina, siano rese presto fruibili anche dalle persone del quartiere”.

Il 22 luglio 2020, la Guardia di Finanza ha messo i sigilli all’ingresso del Salaria Sport Village, il più grande centro sportivo di Roma che si estende proprio davanti a Settebagni. L’imprenditore Diego Anemone, come accertato dalla magistratura, aveva acquistato il centro sportivo – 145 milioni di euro il valore immobiliare – con soldi ritenuti frutto di evasione fiscale, riciclaggio e appropriazione indebita.

Sabato 15 maggio c’è stata una manifestazione, alla quale hanno preso parte anche diversi cittadini e alcuni rappresentanti del comitato di quartiere, come la vicepresidente Silvia De Rosa: “Manderemo una pec al Comune – ci racconta – per chiedere chiarimenti riguardo alla presa in carico del centro sportivo, da parte del Campidoglio, che ancora non c’è stata. Chiediamo che il centro riapra in quanto bene inestimabile per il territorio”. 

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