19 Gennaio 2021 - 8:00 . Fidene . Cronaca

Piazza Stia, nessun intervento dopo la perdita fognaria: “Qui i lavori li facciamo da soli”

Come raccontato da Roma h24 lo scorso 14 gennaio, a piazza Stia 16, zona Fidene, persiste un grosso problema alle fognature dello stabile di proprietà del Comune di Roma.

La mattina del 7 gennaio, infatti, dallo scarico del bagno di un appartamento posto al primo piano, ha iniziato a sgorgare acqua che in poche ore ha invaso l’immobile per poi scendere fino alle cantine e al locale contatori, causando un blackout che ha coinvolto scale e ascensore per 48 ore.

Ad oggi la situazione è stata parzialmente risolta, esclusivamente grazie all’opera di alcuni inquilini che hanno applicato un tubo per far scaricare le acque nere in una delle caditoie interne al cortile del lotto. Le cantine sono state ripulite e anche l’appartamento è accessibile, seppur difficilmente abitabile. La segnalazione del danno è partita l’8 gennaio direttamente dal Municipio verso Risorse per Roma spa, la società partecipata al 100% dal Comune che si occupa di manutenzione.

Piazza Stia 16
Il tubo installato dagli inquilini per scaricare le acque nere –  foto Roma h24

L’uomo che ci abita attualmente è ricoverato in ospedale, Roma h24 ha parlato con il figlio Leonardo Miraglia, 33 anni, dipendente della Multiservizi. “Io non sto più qui – racconta – già venivo saltuariamente e adesso che mio padre è ricoverato e l’appartamento è in quelle condizioni sto dormendo da mia sorella a Viterbo. Siamo inquilini di piazza Stia dal 1989, non siamo mai riusciti a farci dare retta dal Comune per qualsiasi intervento di manutenzione e anche stavolta ho fatto da solo. Non so cosa succederà, non so nemmeno se mio padre uscirà dall’ospedale, ma di sicuro non possiamo tornare a Fidene”.

Piazza Stia 16
Un parcheggio dei lotti popolari di piazza Stia, Fidene – foto Roma h24

Basta darsi uno sguardo intorno per rendersi conto che la situazione generale è critica: infiltrazioni d’acqua nelle scale con secchi sul pavimento per evitare allagamenti, vetri dei portoni quasi infranti mai sostituiti, fili elettrici esposti, parcheggi invasi dalle radici e ormai parzialmente inaccessibili. “Qui siamo vera periferia – commenta Cinzia, del civico 14 – ma grazie al senso di comunità che c’è, in tanti anni abbiamo cercato sempre di far rigare dritto i ragazzi, tanto che rispetto ad altre zone di Roma possiamo considerarci quasi un’isola felice. Ma i lotti cadono a pezzi, la gente si è dovuta fare da sola una serie di opere che avrebbe dovuto finanziare il Comune. Anche gli alberi, in alcune occasioni, li abbiamo fatti potare a spese nostre”.