5 Marzo 2021 - 0:24 . Montesacro . Cronaca

Piazza Sempione, Zocchi (lista civica): “Basta dialogo col parroco”

La madonnina di piazza Sempione
La madonnina di piazza Sempione

Non si può avere un dialogo con chi si schiera al fianco dei fascisti di Militia Christi e contro i diritti civili simboleggiati dalla bandiera arcobaleno esposta in Municipio“. E’ questo il senso del post pubblicato ieri da Matteo Zocchi, consigliere della lista civica del III.

La sparata di don Mario Aceto, parroco della chiesa di piazza Sempione a capo della protesta contro lo spostamento della madonnina previsto dal progetto di pedonalizzazione, non è piaciuta a molti. E di certo non poteva piacere a Zocchi, che andò personalmente a strappare lo striscione di Militia Christi (“giù le mani dalla statua”) affisso sulla cancellata che protegge il monumento religioso della patrona di Montesacro. “Facciamo politica all’interno del campo democratico – scrive Zocchi – , abbiamo scelto di far parte di una comunità e di provare al meglio a rappresentarla; non ho mai apprezzato a fondo gli sforzi, spesso solo dialettici, dei sindaci, dei presidenti e dei consiglieri ‘di tutte e tutti’. Non penso si possa stare a metà, tra una parte e l‘altra”.

Lo striscione apparso ieri sera a piazza Sempione – foto Reporter Montesacro

Una frecciata, nemmeno troppo velata, a quei colleghi di maggioranza che negli ultimi giorni stanno tendendo una mano nei confronti del parroco, con uno specifico atto  – firmato da Yuri Bugli (Pd), Simona Sortino (Pd) e Matteo Pietrosante (LeU) – in cui si chiede al presidente Caudo e alla sua giunta di non rinunciare al dialogo con le istituzioni religiose locali e centrali.

“Dopo che don Mario ha manifestato pubblicamente avversione per lo striscione contro l’omotransfobia – dichiara il consigliere – definendolo uno scempio e difendendo invece quello dell’associazione che fa le manifestazioni con Forza Nuova e Casapound, smette di essere un interlocutore“.
“Piazza Sempione va riqualificata, pedonalizzata e liberata dall’ammasso di macchine – continua Matteo Zocchi – . Bisogna farlo perché questa città deve progredire, e questo è un valore non negoziabile. Un progresso che non pone al centro l’automobile ma chi quell’automobile la guida: la cittadina e il cittadino. Progettiamo e capiamo come riempirla di attività, quella piazza, non come videocontrollarla“. Ed ecco la seconda stoccata a una parte della maggioranza, che nell’atto di cui sopra chiede l’installazione di un sistema di videosorveglianza attivo h24 sulla piazza collegato direttamente con le forze dell’ordine.
La prossima settimana il consiglio municipale discuterà l’atto firmato dai tre consiglieri: difficile pensare che la maggioranza lo voti compatta. Quasi impossibile, soprattutto alla luce delle parole del consigliere della lista civica.