23 Marzo 2021 - 8:33 . Montesacro . Social

Piazza Sempione senza auto, sì o no? Dai social: “Sì, ma senza parcheggi è un inferno”

Piazza Sempione, nei piani della giunta del III Municipio guidata da Giovanni Caudo, molto presto dovrebbe diventare interamente pedonale. Un progetto che ha diviso molto l’opinione pubblica, arrivando addirittura in Senato tramite un’interrogazione al ministro della Cultura da parte di Paola Binetti (Udc). Giovedì scorso, 18 marzo, in previsione di una manifestazione di ultra-cattolici contro lo spostamento della statua della madonnina, incluso nel progetto di restyling, la polizia locale ha predisposto l’interdizione al parcheggio tutta l’area, trasformando per un giorno il centro di Città Giardino in un’area pedonale. Abbiamo pubblicato una foto sulla nostra pagina Facebook, chiedendo ai nostri lettori che cosa ne pensassero. Ecco alcuni tra i molti commenti, oltre 70, che ad oggi sono stati lasciati sotto al post.

Piazza Sempione vista da via Monte Subasio – Foto Matteo Zocchi

Roberto Arcangeli: “Certo che sarebbe bella. Ma forse ai residenti servirebbe anche un alternativa dove posteggiare, credo eh…“. “Bella vuota – scrive Simonetta Brogioni – è più valorizzata, anche perché è una delle più belle piazze d’epoca“. Mila Carri porta l’esempio di Testaccio: “Un po’ di verde, due panchine e ci si gode la bellezza delle palazzine liberty, una fontanina. Testaccio piazza delle Anfore ora è tutta un’altra cosa”.

Matteo Simonelli ha le idee chiare: “Certo che sarebbe meglio. Così potremmo tornare a chiamarla piazza  – esclama – piuttosto che Parcheggio Sempione. E basta con la storia che servono i parcheggi. Andassero a parcheggiare sulle strade vicine. La piazza è per le persone, non per le auto”. Gli risponde Ennio Fenis Buonanno: “Si faccia la piazza, ma trovando una soluzione per le auto, altrimenti che ci stanno a fare i politici? Bisogna trovare soluzioni, i sacrifici sono cose per religiosi”. Ancora Simonelli: “Concordo sul trovare un compromesso – ammette – . Sono contro tutte queste prese di posizione che leggo negli ultimi giorni, in special modo proprio da parte di quei religiosi che dovrebbero essere avvezzi al sacrificio. Tutto per non spostare di pochi metri ‘na statua!”. Tiziano Mago Palazzi non è d’accordo: “Ma tu dove abiti? – chiede a Simonelli – . Perché io abito a Via Gargano e già i posti auto si trovano col binocolo, se tolgono i posti della piazza potrei venire a parcheggiare davanti a casa tua“.

La madonnina di piazza Sempione

Anna Settefrati la trova “orrenda”, Luca Pocci invece esclama “Ma magari!”, mentre ancora Palazzi “bella o brutta così vuota non serve a un cavolo, e pure con aiuole e panchine si toglierebbero parcheggi utili ai residenti e a chi va alla posta o al Municipio per consegnare la piazza a tossici e ubriaconi, basta vedere il parco adiacente”. Marco Ferrari pubblica una foto d’epoca di piazza del Popolo quando era permesso parcheggiare, chiedendo: “Ma vi piaceva tanto quand’era così?”. Gli risponde Andrea Pagano: “A leggere molti commenti, soprattutto dei giorni scorsi, qualcuno direbbe di si“. Marcello Antonioni è in linea con i pensieri espressi durante la manifestazione degli ultra-cattolici di giovedì scorso, 18 marzo: “Una schifezza, la sera diventerà una piazza di spaccio con tossici e zecche ovunque, peggio di oggi”. Diego Manfredini suggerisce: “Ci vogliono i sampietrini altrimenti resta fredda e inutile, come il monumento alla Madonna con le inferriate, esteticamente orribile”. Luca Colonnese risponde puntualizzando: “Le inferriate le misero perché i soliti ragazzini idioti scrivevano sopra bestemmie a go go e ci si facevano le canne, in più era pericoloso per via del traffico“.

Piazza Sempione senza auto – Foto di Matteo Zocchi

Insomma, il sentimento comune è che una piazza pedonale, libera da traffico e auto parcheggiate sarebbe sicuramente più piacevole, ma il tema dei parcheggi non va sottovalutato. Città Giardino è una zona densamente popolata, ben lontana dalle origini degli anni ’20 e la preoccupazione di chi ci vive è di non riuscire più a trovare posto.