25 Ottobre 2020 - 8:58 . FuoriQuartiere . Cronaca

Petardi e cassonetti in fiamme: l’estrema destra protesta contro il coprifuoco

Scontri a piazzale Flaminio
Scontri a piazzale Flaminio

Dai petardi contro gli agenti ai cassonetti incendiati. La protesta organizzata dai militanti di Forza Nuova contro il coprifuoco e le norme anti-Covid, è degenerata rapidamente in violenza. Lanci di petardi e bombe carta scagliati contro gli agenti, cassonetti incendiati e auto danneggiate. Tutto è iniziato poco dopo la mezzanotte di oggi, domenica 25 ottobre, a piazza del Popolo, dove i manifestanti si erano dati appuntamento per protestare contro la “dittatura sanitaria”, sulla scia della guerriglia scatenata a Napoli venerdì notte.

Alcuni militanti hanno iniziato a lanciare petardi e altri oggetti contro le forze dell’ordine, per poi disperdersi nelle vie intorno a piazzale Flaminio, dove è scoppiata una guerriglia. Nel mentre, alcuni cassonetti sono stati rovesciati in mezzo alla strada, altri dati alla fiamme.

Gli scontri sono poi proseguiti in via Carrara fino al Ministero della Marina. La protesta è arrivata fino a viale Mazzini, in direzione della sede Rai, dove sono stati rovesciati alcuni cassonetti. I disordini sono proseguiti anche a piazza Trilussa. Sono almeno dieci i fermati, mentre due agenti sono rimasti feriti.

Scontri a piazzale Flaminio

 

“Questa notte a Roma, a Piazza del Popolo e dintorni, la solita destra opportunista e violenta.
– scrive su Facebook il presidente del III Municipio, Giovanni Caudo -. Le giuste richieste di aiuti di chi viene penalizzato dai provvedimenti di chiusura necessari a limitare il contagio e quindi anche i morti, non hanno nulla a che vedere con questi tentativi di soffiare sul fuoco della rabbia sociale. Roma non si farà trascinare nella violenza e nel caos, lavoriamo tutti assieme per una Roma coesa e solidale, rivendichiamo a voce alta che gli aiuti e i sostegni economici già decisi dal governo siano concreti ed effettivi“.