23 Giugno 2021 - 7:33 . Montesacro . Cronaca

Movida, residenti esasperati: “Subiamo un sopruso, siamo un quartiere al servizio della birra”

Clienti fuori ad alcuni locali di viale Gottardo a Città Giardino - foto d'archivio
Clienti fuori ad alcuni locali di viale Gottardo a Città Giardino - foto d'archivio

Altro che “notti magiche”, come cantavano Gianna Nannini ed Edoardo Bennato nel 1990 nella storica colonna sonora dei Mondiali di calcio italiani. Quelle di viale Gottardo e dintorni, come scrive il comitato Città Giardino su Facebook, sono ormai “notti infernali”. Prima la riapertura dei locali all’esterno, poi lo spostamento del coprifuoco a mezzanotte, infine il “liberi tutti” iniziato il 21 giugno: la movida notturna di Montesacro è tornata a riempire strade e piazze del quartiere, per la disperazione dei suoi residenti.

Clienti fuori dai locali di Città Giardino (foto di repertorio)

“Gli abitanti di viale Gottardo e vie limitrofe tornano a subire un’autentica sopraffazione del loro diritto al riposo – denuncia il comitato – . Siamo ovviamente solo all’inizio di un’estate di soprusi”. L’elenco dei comportamenti che disturbano la quiete dei montesacrini è sempre lo stesso: schiamazzi, urla, clacson, cori da stadio e canzoni “fino alle 4 del mattino”, auto e moto che fanno avanti e indietro per ore, “centinaia di persone in piedi, assembrate, con bottiglie in mano, tante vetture in seconda fila”.

La vita di Città Giardino dall’ora di cena in poi è tornata ad essere quella pre-Covid, con decine di locali pieni e comitive di ragazze e ragazzi, spesso giovanissimi, che si fermano a chiacchierare, birra in mano, sulle scalette di piazza Sempione o nei giardini storici della zona, come il “Caio Sicinio Belluto” a Ponte Tazio o il “Simon Bolivar” a via Monte Serrone.

I residenti non ce la fanno più e attaccano Giovanni Caudo, presidente del III Municipio: “Il nostro caro presidente – scrivono – giunto in questo quartiere con la dichiarazione di prendere a cuore il problema movida (ricordiamo la “regola di Ponte Tazio” promessa in campagna elettorale) regala, con un progetto insensato e disfunzionale, un’altra area alla movida stessa, quella di piazza Sempione; pur di regalargliela, si incaponisce sull’apertura di un cantiere, non pubblica i documenti, non considera l’opposizione dei cittadini, il loro diritto alla trasparenza e alla partecipazione su scelte che riguardano la loro vita”. Il riferimento è chiaro, ma lo spieghiamo: piazza Sempione è destinata ad essere pedonalizzata e i comitati di zona hanno raccolto 3.000 firme contro il progetto. 

“Ormai siamo un quartiere al servizio della birra – prosegue il post del comitato Città Giardino – . Nessuno menziona più i rischi legati all’alcolismo, soprattutto in età giovane. Nessun accenno istituzionale a prudenza e buon senso. Dalla politica spesso risposte vaghe su come fermare questa degenerazione del fenomeno movida; qualcuno si nasconde dietro alla scusa del ‘mercato che tira’ per nascondere di non voler far nulla”.