14 Maggio 2022 - 7:38 . Montesacro . Cronaca

Metro Jonio, vicino al parcheggio il giaciglio di un senzatetto. Romano: “Servizi allertati”

L'accampamento sul terrazzamento di copertura della metro
L'accampamento sul terrazzamento di copertura della metro

di Marco Barbaliscia

Una tenda, un telo da mare steso sul piazzale e qualche sacchetto di plastica accatastato. Un uomo senza fissa dimora si è creato da qualche settimana un giaciglio negli spazi che sovrastano la fermata Jonio della metropolitana. La sistemazione di fortuna è stata allestita sul terrazzamento di copertura della stazione, adiacente al parcheggio di via del Gran Paradiso. Un posto accessibile a piedi, ma non di passaggio.

Una situazione d’emergenza che ha portato degrado nel luogo e preoccupazione per le famiglie che frequentano la zona. Oltre al parcheggio, infatti, proprio di fronte al piccolo accampamento, vi è una scuola. Il III Municipio è a lavoro per cercare di ripulire l’area e trovare una sistemazione più decorosa all’individuo. A portare la situazione all’attenzione della Giunta è stata Marina Battisti, consigliera del Movimento 5 Stelle: “Da poco più di un mese si è formato un accampamento di persone in evidente stato di difficoltà abitativa”, scrive su Facebook.

Stazione Jonio, un giaciglio di fortuna vicino al parcheggio

Stazione Jonio
L’ingresso del parcheggio Jonio: in fondo l’area dove si trova il giaciglio

Di questa situazione – sottolinea la consigliera – “sono stata messa al corrente dalla cittadinanza che ringrazio per l’attenzione e l’umanità con la quale si è preoccupata di questo fenomeno. Ho così reso nota la questione all’assessora Romano, la quale mi ha assicurato l’interesse degli assistenti sociali”.

Dopo un mese, però, tutto appare uguale. Maria Concetta Romano, assessora alle Politiche Sociali del III Municipio, ne fa il punto a Roma H24: “L’unità di strada della Sos (Sala operativa sociale, ndr) è stata in sopralluogo alla stazione Jonio e ha preso visione della situazione. Nella tenda non è stato trovato nessuno e gli operatori torneranno di notte”.

L’unica cosa che possiamo fare – ricorda l’assessora – “è proporre all’individuo un riparo in un centro d’accoglienza notturna. Bisogna però sempre ricordare che se la persona non accetta questa soluzione, non è obbligata a seguirla. Quelle zone sono comunque di pertinenza della Metro. Dovrebbero fare in modo di rendere inaccessibili le aree più nascoste”.