23 Novembre 2021 - 18:19 . Bufalotta . Scuola

Licei occupati, Pratelli incontra gli studenti del Nomentano: “Bisogna aprire un canale di confronto”

Liceo Nomentano occupato (Foto di Paolo Marchionne)
Liceo Nomentano occupato (Foto di Paolo Marchionne)

Secondo giorno di mobilitazione studentesca a Roma e nel III Municipio. Da lunedì 22 novembre quattro licei del nostro territorio sono stati occupati dai ragazzi che chiedono a gran voce di “portare avanti istanze e riflessioni contro le politiche che negli ultimi anni hanno reso le scuole inadatte al ruolo formativo e di condivisione di sapere che in realtà dovrebbero avere”.

La risposta delle istituzioni non si è fatta attendere. Dopo la visita di Paola Ilari (assessora alla Scuola del III Municipio) ai quattro licei occupati, nella giornata di martedì 23 novembre anche Claudia Pratelli ha voluto prendere coscienza di persona della situazione. La neo assessora alla Scuola della giunta Gualtieri ha incontrato gli studenti e le studentesse del liceo Nomentano, alla Bufalotta.

Il liceo scientifico Nomentano a via della Bufalotta

“I ragazzi chiedono una scuola a misura di studente, che garantisca l’apertura, che sia sicura e che sia punto di riferimento sul territorio, accessibile ed inclusiva”, ha detto Pratelli. E ancora: “Non puntano il dito contro la loro scuola, ma pongono domande di sistema, sulla scuola e sul modello di sviluppo. Credo che dopo due anni di didattica a singhiozzo, di chiusure degli spazi di socialità, sia necessario aprire canali di confronto con chi più di tutti ha pagato il prezzo della crisi sanitaria e di tutte le criticità che il sistema scuola portava in seno”.

L’assessora Pratelli al liceo Nomentano

Pratelli, che negli anni scorsi ha ricoperto la carica di assessora alle Politiche Educative e Scolastiche nel III Municipio, ha poi spiegato la situazione attuale nel liceo: “Ho trovato un clima vivace e responsabile, capace di elaborare proposte preziose per chi, come me, ricopre ruoli amministrativi e politici. Le nuove generazioni non hanno bisogno di chi parla al loro posto, ma di menti capaci di ascoltarli. Meglio di altri hanno capito l’enorme questione ambientale che rischia di compromettere il loro futuro, hanno compreso che per vincere le discriminazioni e le violenze, in primis quella di genere, occorre passare per la scuola, che questa è e deve essere il luogo di crescita”.

Claudia Pratelli

Pratelli ha chiuso poi con una promessa: “Mi sono impegnata e sono impegnata, seppure con prerogative e competenze specifiche, ad essere al loro fianco affinché le risorse del Pnrr siano l’opportunità reale per un significativo cambio di paradigma”.

LEGGI Licei occupati a Montesacro, Ilari: “Ho incontrato gli studenti, istanze condivisibili ma serve prudenza