Un restyling atteso da tanto tempo e una prima risposta concreta alle segnalazioni di genitori e studenti della scuola. La sede succursale dell’Istituto Tecnico Agrario Emilio Sereni sarà oggetto di una profonda riqualificazione. Il plesso, sito in via della Colonia Agricola, nel cuore della Riserva della Marcigliana, ospita circa 200 ragazzi e necessita di interventi.

Una richiesta emersa anche durante la mobilitazione studentesca che ha visto diversi licei ed istituti di Roma (e del III Municipio) essere occupati. Il minisindaco, Paolo Emilio Marchionne, aveva incontrato gli alunni dell’istituto a novembre, raccogliendo le loro istanze, e promettendo un incontro con l’Area Metropolitana di Roma, responsabile della manutenzione della scuola.

Una promessa materializzatasi nella giornata di mercoledì 2 febbraio. Il presidente Marchionne ha svolto un sopralluogo nella sede succursale insieme a Paola Ilari (assessora alla Scuola del III Municipio), Daniele Parrucci (consigliere delegato all’edilizia scolastica di Roma Metropolitana), Patrizia Marini (preside dell’IC Sereni) e ad una rappresentanza di genitori e alunni.

Gli interventi di manutenzione previsti

Cosa si farà nel dettaglio? Daniele Parrucci fa il punto: “Il 20 febbraio inizieranno i lavori di manutenzione con uno stanziamento di 110mila euro”, ha scritto. E ancora: “Interverremo per ripavimentare la palestra e sistemare la parte esterna dei muretti e delle gradinate dei campi sportivi. Il cantiere prevede inoltre una nuova rampa per disabili e la ristrutturazione dei servizi igienici”.

L’obiettivo – ha precisato poi Marchionne – “è quello di abbattere ogni barriera architettonica per consentire ai ragazzi con disabilità di vivere in sicurezza ed avere piena fruibilità della scuola anche attraverso la riparazione dell’ascensore”.

I genitori degli studenti restano però vigili sul tema riqualificazione. Nelle scorse settimane, infatti, vi erano state delle polemiche sullo stato in cui versava la scuola, dalle aule ai servizi: “La situazione va avanti da tempo, la sede succursale è priva di laboratori e i nostri figli non hanno modo di mettere in pratica quanto apprendono sui libri”.