2 Agosto 2021 - 7:25 . Talenti . Cronaca

Impianti pubblici per il nuoto, Sampaolo: “Aspettiamo la piscina a Talenti”

La piscina di via Gran Paradiso
La piscina di via Gran Paradiso

Tante piscine private – di cittadini e centri sportivi – poche (pochissime) piscine pubbliche. A porre l’attenzione sul tema degli impianti comunali è il vicepresidente del III Municipio e assessore all’Urbanistica, Stefano Sampaolo. “L’Italia si colloca tra i primi paesi europei per numero di piscine private – scrive su Facebook – . Secondo un’indagine dell‘Associazione Italiana Costruttori Piscine, il rapporto in Italia è di una piscina privata ogni 850 abitanti. Se invece guardiamo all’offerta pubblica viene da piangere, specie da Roma in giù”.

“Nel nostro Municipio (204mila residenti) – approfondisce Sampaolo – , non mancano le villette con piscina annessa, ma sul fronte comunale abbiamo solo una vasca coperta a Via Gran Paradiso al Tufello (l’impianto gestito dall’associazione The Crawl 2000, ndr)”. Esiste inoltre il Maximo Wellness in via di Casal Boccone, un impianto di Roma Capitale che il Campidoglio nel 2014 diede in concessione all’Asd Sporting Club Juventus.

Una soluzione per incrementare il numero di spazi pubblici per nuotare ci sarebbe, ma come spiega il vicepresidente di Montesacro “è ancora fermo negli uffici del dipartimento di urbanistica del Comune”. Nel 2019, infatti, il consiglio di piazza Sempione ha approvato una delibera, su iniziativa della giunta Caudo, che chiedeva al dipartimento progettazione e attuazione urbanistica (Pau) “di rivedere il programma delle opere pubbliche non ancora attuate della Convenzione Parco Talenti – ricorda Sampaolo a Roma H24 – . In particolare in quell’atto, proprio in relazione alla grave carenza nel nostro territorio di attrezzature pubbliche dedicate al nuoto, si chiedeva di convertire la previsione (non ancora attuata) del bocciodromo di via Zanella in un centro natatorio comunale“.

I fondi ci sarebbero anche, perché il progetto iniziale prevedeva un ponte ciclopedonale sempre a via Zanella “successivamente cassato perché non ritenuto opera necessaria”, spiega Sampaolo. Due milioni di euro in totale. “Originariamente il bocciodromo era previsto come opera complementare del centro anziani di via Rovetta, che tuttavia nel frattempo è stato convertito in ‘Casa dei Diritti e delle Differenze‘”.