31 Marzo 2021 - 9:10 . Montesacro . Cronaca

Elezioni, Caudo: “Disponibile per le primarie. Si facciano a fine giugno”

Il presidente del III Municipio Giovanni Caudo
Il presidente del III Municipio Giovanni Caudo

“Per quanto mi riguarda confermo la disponibilità al confronto nel percorso delle primarie”. A scriverlo è il presidente del III Municipio, Giovanni Caudo, in seguito a quanto dichiarato dal segretario del Pd Enrico Letta nel corso della trasmissione “Otto e mezzo” su La7, condotta da Lilli Gruber.

Le parole chiare del segretario creano ora le condizioni ideali perché a Roma si possa sviluppare un dibattito in vista delle elezioni comunali  – prosegue nel suo post Facebook l’ex assessore all’Urbanistica di Roma Capitale – ampio e nel merito delle decisioni che aspettano questa città. Scelte anche radicali necessarie già prima ma ora, a seguito della pandemia, ineludibili”.

“Un dibattito necessario anche per contrastare il senso di depressione che sembra incombere sulla nostra città – aggiunge Caudo – e per disegnare le linee del rilancio, per dare una narrazione positiva e per ricordare che Roma ha risorse e potenzialità enormi. Ci sono le condizioni ideali ma ora occorre fare alcune scelte conseguenti che sono riassumibili nella ufficializzazione dei candidati alle primarie, da tenersi probabilmente a fine giugno i primi di luglio“.

Caudo poi elenca alcune priorità da mettere in programma per il rilancio della città. “La prima è l’impegno alla costruzione di una visione condivisa della città da qui al 2030 e poi al 2050 – spiega – , con alcuni punti essenziali che richiedono già oggi una chiarezza di posizioni, mi riferisco al Giubileo del 2025 e agli interventi del Piano nazionale di rilancio e resilienza, che devono essere decisi, queste ultime, nelle prossime settimane e finanziati con fondi europei da spendere entro il 2026.  La seconda questione riguarda la Città che cura, il sociale e il mutualismo, con il coinvolgimento degli operatori del sociale, dei volontari, del mondo dell’associazionismo laico e di quello religioso per la definizione di un Piano di azione dei diritti e del sostegno sociale che possa intercettare e rispondere ai tanti bisogni che i cittadini più deboli esprimono e che oggi tardano ad arrivare o non ci sono per niente“.