29 Luglio 2021 - 11:15 . Montesacro . Consigli

Cineasti di Parole, Carlo Verdone torna (da scrittore) al CineVillage Parco Talenti. Il curatore Montini: “Nei racconti è racchiusa la sua essenza di attore comico”

Carlo Verdone
Carlo Verdone

“I suoi film sono stati una medicina per me”. A dirlo è stata una signora, purtroppo malata da tempo, che Carlo Verdone è andato a trovare su richiesta del marito, avvicinatosi un giorno mentre era al bar pregandolo di seguirlo a casa. L’episodio, molto toccante, è raccontato nell’ultimo libro dell’attore e regista romano, “La carezza della memoria”, che mercoledì 4 agosto sarà al centro dell’evento speciale di “Cineasti di parole”, la rassegna del CineVillage Parco Talenti curata dal giornalista ed esperto di cinema Franco Montini. Un gradito ritorno per Verdone, che nel 2020 inaugurò l’arena.

Montini, come è nata l’idea di invitare Verdone all’arena di Talenti?

“Durante la pandemia molti registi e sceneggiatori si sono cimentati nella scrittura, con libri di vario genere: dalle autobiografie al thriller, dalla fantascienza al noir. Ovviamente non poteva mancare Verdone, che durante il lockdown ha scritto appunto ‘La carezza della memoria’. Una serie di racconti brevi che spaziano dalla gioventù all’età adulta dell’attore. Racconti molto diversi tra loro, alcuni ironici e spiritosi, altri più malinconici. Una varietà che rappresenta in pieno la sua personalità, tipica dei comici”.

Dopo l’intervista verrà proiettato “In viaggio con papà”, come mai questa scelta?

“Nel 2020 è stato il centenario della nascita di Alberto Sordi, ma con la pandemia molti eventi previsti per celebrarlo sono saltati. Per questo abbiamo scelto questo film, anche per consentire a Carlo di raccontare del suo rapporto, umano e professionale, con uno dei più grandi attori del cinema italiano, personaggio divertente ma allo stesso tempo riservatissimo e chiuso in se stesso. È stato uno dei suoi padri putativi”.

La copertina dell’ultimo libro di Carlo Verdone

C’è un film di Verdone che le è rimasto nel cuore?

“Ce ne sono tanti, ma ‘Compagni di scuola’ è quello che amo di più. Un ritratto della generazione alla quale apparteniamo Carlo ed io, dal quale emerge tutto il meglio e il peggio. Un film che dimostra inoltre la grande generosità del regista: spesso i comici tendono a concentrare tutto su se stessi, a voler essere i mattatori della scena. In questo caso, invece, c’è una coralità assoluta, ogni ruolo anche se piccolo si fissa nella memoria dello spettatore. Penso poi alle figure femminili come Margherita Buy e Ornella Muti che a mio parere nei film accanto a Verdone hanno espresso il massimo delle loro doti interpretative”.

Sono ormai trascorsi quasi due mesi dall’inizio della rassegna: un bilancio?

“In questo 2021 le rassegne sotto le stelle hanno giocato su due fattori contrastanti: da una parte la voglia di tornare a guardare cinema insieme sul grande schermo, riscoprire la socialità. Dall’altra tante preoccupazioni sulla sicurezza, soprattutto da parte di spettatori meno giovani. E poi la scarsità di pellicole, visto lo stop della produzione dovuto alla pandemia. Il bilancio, però, è positivo. Il pubblico ha risposto bene e questo è un elemento di fiducia per il ritorno all’attività nelle sale. Dalla Mostra di Venezia in poi torneremo ad avere un’offerta cinematografica attraente”.

Cineasti di Parole – Evento speciale
Mercoledì 4 agosto h 20.30

Carlo Verdone presenta “La carezza della memoria”

A seguire proiezione di “In viaggio con papà” (di Alberto Sordi, con A.Sordi, C.Verdone, E.Angelillo)