3 Novembre 2020 - 9:00 . Serpentara . Ambiente

Chi è Stefano Vajda, l’eroe silenzioso che si prende cura del parco della Torricella

Stefano Vajda, il custode del parco della Torricella
Stefano Vajda, il custode del parco della Torricella

di Antonio Tiso

A via Pacchiarotti c’è un eroe silenzioso. Si chiama Stefano Vajda, ha 80 anni, e da quasi due lustri si occupa come volontario della manutenzione quotidiana del parco della Torricella. Per molti anni lo spazio è stato in preda al degrado. Poi, quando Stefano è andato in pensione, è rinato. Sì perché l’ex odontotecnico di viale Trastevere, residente da quarant’anni in zona Serpentara, ha deciso di fare qualcosa.

Il parco della Torricella

Dopo aver ottenuto i permessi necessari, ha preso gli attrezzi da lavoro e ha ripulito i 5.000 mq dell’area verde. All’epoca ancora non erano ancora molti i comitati e le associazioni di quartiere per il decoro urbano, come negli ultimi anni. Così Stefano ha fatto da solo. Con un trattorino ha tagliato l’erba. E da allora non ha mai smesso di curare il giardino.

Stefano Vajda, il custode del parco della Torricella

“Mi dà grande entusiasmo seguire questo parco. È come un nipotino da accudire. Le persone del posto mi aiutano con piccole donazioni con cui pago la benzina della falciatrice o compro i materiali per le riparazioni. Quando posso permettermelo metto a dimora nuovi alberi oppure monto panchine rustiche che realizzo con i tronchi crollati a terra”.

Le panchine realizzate da Stefano

Per essere più efficiente, Stefano ha organizzato anche un laboratorio nel suo garage sotto casa: “Ne ho fatto una piccola falegnameria. Sono pieno di vernici e impregnanti” racconta. Nel tempo l’ex odontotecnico ha arricchito il parco di piccole comodità: un’area giochi per i più piccoli, sedie e tavolini rimediati in giro, divisi rigorosamente per colore, alcuni gazebo, un angolo dedicato alla preghiera con una madonnina appoggiata a un albero. “Mi piace lavorare all’armonia del parco”, conclude Stefano.

L’area giochi

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