3 Maggio 2021 - 19:08 . Montesacro . Cronaca

Case popolari, così un questionario universitario indaga sulle condizioni degli inquilini

Raccogliere dati sulle condizioni abitative negli alloggi popolari del quartiere. E’ questo lo scopo di una ricerca portata avanti da Perla Toccaceli, studentessa di Scienze Politiche in procinto di laurearsi alla Magistrale in Scienze dello sviluppo e della cooperazione internazionale all’università La Sapienza, supportata dal III Municipio.

In questi giorni, infatti, anche tramite una pagina Facebook aperta per l’occasione, Perla ha lanciato un questionario – ovviamente anonimo – diretto a tutti gli inquilini in regola di case Ater e del Comune nel municipio, ma anche a chi le occupa abusivamente.

“L’obiettivo è raccogliere dati per comprendere le condizioni abitative di coloro che abitano in case di edilizia residenziale pubblica (Ater e Roma Capitale) – spiega la studentessa – . Il questionario è rivolto sia ai legittimi assegnatari sia agli occupanti. I dati, una volta elaborati, verranno utilizzati ai fini accademici per il completamento del tirocinio curriculare e avranno valore informativo per l’organo municipale. In nessun modo verranno utilizzati per denunciare le condizioni di eventuale irregolarità degli abitanti“.

“Ci è sembrato importante includere anche coloro che non sono legittimi assegnatari – continua Perla – perché studiando un fenomeno bisogna prendere in considerazione tutti i vari aspetti che lo compongono. Roma ha una storia importante che la lega al tema della casa e delle occupazioni“.

“Penso sia un’iniziative molto utile per il Municipio – commenta Matteo Zocchi, consigliere della lista civica e aderente al Movimento “Pop” – perché con i risultati in mano avremo modo, per quello che rientra nelle nostre competenze, di mettere in campo tutte le azioni possibili per aggiustare il tiro non solo nella gestione del fenomeno dell’emergenza abitativa, ma anche nell’andare incontro alle molteplici esigenze di chi vive in alloggi di edilizia popolare. Temi che in un territorio come il nostro, con la quantità di edifici di proprietà di Ater e del Comune che abbiamo, non possono essere messi in secondo piano“.

QUI è possibile compilare il questionario in forma anonima

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