15 Giugno 2021 - 13:08 . Montesacro . Cronaca

Abbiamo fatto 5 domande ai candidati alle primarie del Centrosinistra a Montesacro: ecco le loro risposte

di Valerio Valeri

Il 20 giugno si terranno le primarie del Centrosinistra in III Municipio, contemporaneamente a quelle che decideranno il candidato sindaco di Roma. A Montesacro ci sono quattro nomi in gara: Francesco Pieroni e Paolo Marchionne del Pd, Angela Silvestrini di Demos e Marina D’Ortenzio di Liberare Roma.
Chi otterrà più voti ai gazebo che saranno allestiti in tutto il quartiere, sarà il candidato del Centrosinistra alla presidenza di piazza Sempione, tre anni dopo la vittoria di Giovanni Caudo che raccolse il testimone della sfiduciata Roberta Capoccioni (M5s).

Roma H24 ha voluto porre cinque domande ai quattro candidati, per capire quali siano i progetti e le intenzioni di ognuno qualora dovesse vincere la competizione democratica e iniziare la campagna elettorale che porterà alle elezioni di ottobre.

Queste sono le domande alle quali i candidati sono stati chiamati a rispondere:

  • Vince le Primarie e corre alla presidenza del Municipio: quali sono le 3 priorità per il territorio su cui baserà la sua campagna elettorale?
  • Rifiuti: quasi tutte le zone del Municipio soffrono ciclicamente l’assenza del servizio di raccolta, in primis Cinquina e Settebagni. Come pensa di agire da presidente?
  • Movida: nel 2018 la “regola di Ponte Tazio” studiata da Caudo (ovvero chiudere i locali all’1.15) non ha trovato piena attuazione (la sindaca Raggi non ha permesso ai minisindaci di agire in delega). Cosa pensa di fare per tutelare il riposo dei residenti e al contempo le attività commerciali?
  • Piazza Sempione pedonalizzata: cosa ne pensa del percorso intrapreso dall’attuale Giunta in merito al progetto? Secondo lei è realistica la preoccupazione dei residenti rispetto alla trasformazione della piazza in una sorta di “San Lorenzo”?
  • Edilizia scolastica: spesso il rimpallo di competenze frena gli interventi di manutenzione ordinaria. In che modo il Municipio può assumere un ruolo da protagonista per evitare episodi come quello della scuola Montessori a viale Adriatico?

Di seguito le risposte di Paolo Marchionne (Pd), ex presidente dal 2013 al 2015:

Paolo Marchionne (Pd)

LE 3 PRIORITA’

“Le politiche del Municipio vanno orientate al rafforzamento delle reti di economia locale e all’inclusione, con patti di comunità e reti di impresa a sostegno del commercio e della realizzazione di nuova occupazione. Dobbiamo insediare nuove attività locali utilizzando le centinaia di locali commerciali pubblici sfitti da decenni, che potranno servire ad aprire nuove attività e servizi pubblici nei quartieri, per il sostegno ai più fragili e per le famiglie: asili, ludoteche, aule per lo studio e per il coworking, solo per fare degli esempi. Vogliamo fare molto anche per scuola e servizi all’infanzia: le scuole pubbliche devono diventare centrali in ogni quartiere, garantendone sicurezza e funzionalità tramite investimenti sulla manutenzione e tenendole aperte anche di pomeriggio, per attività sportive, culturali e per farci tornare genitori e nonni di pomeriggio o la sera. Bisogna stringere accordi con le centinaia di istituzioni culturali, museali e scientifiche che abbiamo a Roma, riversando nel quartiere questo patrimonio. Infine, la cura del verde e la mobilità sostenibile: possiamo e dobbiamo essere il primo Municipio che investe sull’ambiente e la transizione ecologica, creando nuove filiere di sviluppo sostenibile anche solo sostenendo quello che già in tante realtà fanno nelle aree di Riserva di Marcigliana e Valle dell’Aniene, per non far diventare dei luoghi unici e meravigliosi un posto per sversare rifiuti di ogni genere. Quello che rifarei immediatamente è il bando per le terre pubbliche per i giovani agricoltori. In più il nostro è un territorio che muore nel traffico, occorre completare e far funzionare i nodi di scambio alle stazioni della metropolitana, a partire dai parcheggi mai completati di Conca d’Oro. Osare sulla realizzazione di corsie preferenziali per il trasporto pubblico, investire sulla mobilità sostenibile, realizzando nuove connessioni ciclabili e ampliando la flotta dei mezzi in sharing”.

RIFIUTI

“Una premessa è doverosa: bisogna affidare ai Municipi il controllo del contratto con Ama. L’amministrazione capitolina che verrà, dovrà necessariamente porre rimedio all’attuale disastro, ne va della vivibilità e, soprattutto, della salute dei cittadini. Dovrà individuare e realizzare gli impianti di smaltimento. Dopo 5 anni ho letto che il Campidoglio vuole comprare ‘due TMB dai privati’. A sentir parlare ancora di TMB, da queste parti, soprattutto a Villa Spada e a Nuovo Salario, ci tremano le vene ai polsi. Non è stata intrapresa alcuna misura per dotare Roma di un sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti efficiente e moderno. Nel frattempo sul territorio abbiamo l’area dell’ex impianto Salario che attende la riconversione definitiva. Su quello non faremo alcun passo indietro”.

Rifiuti a via Val Maira

MOVIDA

“Un centro storico come quello di Città Giardino va tutelato come merita. Occorre immaginare correttivi pubblici per garantire la vivibilità del quartiere a tutti. Quando sono stato presidente del Municipio ci fu la prima ordinanza anti alcol che investiva anche il nostro territorio, dopo qualche anno mi sembra chiaro che pure ampliando le restrizioni e i divieti, nessuno, né residenti, né esercenti, possa dirsi soddisfatto. Purtroppo la questione è stata posta troppo spesso su un piano di opposizione tra i residenti da una parte e gli esercenti e i loro clienti dall’altra, spesso essi stessi residenti. Io invece credo che a Montesacro ci sia una cittadinanza assai consapevole ed esercenti che sono figli del quartiere. Con la direzione del Municipio penso si possa arrivare a una gestione responsabile e condivisa nell’ambito dei regolamenti comunali, senza invocare la presenza di un gendarme ad ogni angolo della strada, cosa tra l’altro impensabile. Esistono locali dell’Ater, così come spazi comunali, sotto utilizzati o chiusi, che sono di certo una risorsa, un valore, per insediare nel quartiere maggiori servizi e attività, anche private, che oggi mancano”.

PIAZZA SEMPIONE PEDONALIZZATA

“Ho pensato che fosse una buona notizia per il quartiere per recuperare, nel suo luogo più rappresentativo, lo spirito originario di Città Giardino Aniene, costruita prima della motorizzazione di massa. Le preoccupazioni sono legittime, purché non diventino un’alibi per non fare nulla. Non possiamo far vincere le paure su qualsivoglia cambiamento, soprattutto quando questo è pensato per migliorare la situazione presente. Creare nuovi spazi pubblici di qualità è un valore: si favorisce l’incontro fra le persone, che ritengo sia un fattore importante della nostra qualità della vita. Dovremmo capire come gestire il tutto. La presenza della sede del Municipio è di certo una garanzia rispetto al coinvolgimento delle istituzioni. Il palazzo municipale ora ospita una biblioteca, un’aula studio, l’urban center e altri importanti funzioni che possono solo aumentare ed essere implementate dalla realizzazione dell’area pedonale proprio lì di fronte. Potrebbe diventare la piazza della letteratura o della partecipazione civica. Sta a tutti noi immaginarlo, provare e valutare. Ma mantenere anche un limpido profilo di responsabilità. Quando ero presidente decisi di chiedere al Gabinetto del sindaco di essere coinvolti quando qualcuno chiedeva l’autorizzazione per manifestazioni ed eventi. A quel tempo venne inventata una prassi che si adegua all’importanza del luogo”.

Manifestanti ai piedi della madonnina di piazza Sempione

EDILIZIA SCOLASTICA

“Al Municipio spetta la manutenzione degli immobili scolastici. Occorre investire, come è stato fatto ininterrottamente, mi viene da dire, dal 2013 fino ad oggi. Un vasto programma di messa a norma delle scuole è partito nel 2013, con la nostra Giunta, e non mi pare si sia mai fermato. Ovvio che con oltre 75 immobili scolastici in carico al Municipio, il lavoro non manchi mai su questo fronte. Il caso della Montessori a viale Adriatico è più unico che raro, fortunatamente. Dopo una lunga querelle, solo recentemente si è giunti a chiarire, da parte del Consiglio di Stato, chi è proprietario dell’immobile e quindi sarà ora possibile togliere alibi all’amministrazione capitolina sulle proprie responsabilità. Il recente allagamento della scuola è dovuto alla vetustà dell’impianto di riscaldamento, lo stesso che ha tenuto al freddo gli alunni per diversi inverni, che Roma Capitale gestisce con appalti centralizzati. Anche qui sarebbe molto utile, invece di produrre questi mega appalti così farraginosi e di difficile controllo da parte dell’amministrazione centrale, immaginare il decentramento dei servizi per dare a chi deve fare la manutenzione, i Municipi, anche la possibilità di un controllo diretto su chi invece deve tenere in funzione gli impianti termici, competenza in capo al Campidoglio. Inoltre alcuni edifici scolastici hanno delle esposizioni e delle caratteristiche tali da poter essere resi totalmente indipendenti dal punto di vista energetico. Se il Municipio avesse pochi strumenti amministrativi in più potrebbe immaginare scuole intelligenti, funzionali e sostenibili”.

Di seguito le risposte di Marina D’Ortenzio (Liberare Roma), ex segretaria romana dei Verdi e di Sel:

Marina D’Ortenzio (Liberare Roma)

LE 3 PRIORITA’

Sicurezza, sport e socialità sono le mie priorità per questo territorio. E sono tre temi legati tra di loro: un territorio sicuro è un luogo dove potersi incontrare perché i presìdi di socialità funzionano bene. Ad esempio penso a un Municipio che riesca a portare avanti delle politiche ludico-sportive in grado di favorire l’integrazione di tutte e tutti. Così si recuperano spazi di socialità, di incontro e di confronto; spazi vivi e attraversati dalle persone che devono essere considerati un bene comune. La rete tra Municipio, scuole e associazioni sportive deve mantenere attivo e costante il monitoraggio dell’esistente per costruire risposte alle esigenze effettive di cittadini, anche con funzioni socio formative. La socialità non è soltanto una parola da mettere in cima alla lista delle buone intenzioni durante la campagna elettorale, ma è una pratica vera che si innesca con l’attenzione e la cura da parte delle istituzioni che riescono a coinvolgere la cittadinanza.”

RIFIUTI

“Quello dei rifiuti è un problema che investe tutta la città e Roma avrà futuro solo se pone la questione ecologica tra gli elementi decisivi della sua programmazione sia da un punto di vista tecnico sia politico, partendo dall’incentivazione del riciclo e il riuso di materiali, tema a me particolarmente caro e sul quale lavoro da anni, e promuovendo iniziative di sensibilizzazione e formazione rivolte alla cittadinanza. La produzione dei rifiuti va ridotta e migliorata e ampliata la raccolta differenziata, soprattutto nella modalità ‘porta a porta’. Ama va rilanciata con un piano industriale improntato all’economia circolare. Bisogna velocizzare la progettazione e la costruzione di impianti e strutturare un modello ciclico per il raggiungimento dell’indipendenza nella gestione, utilizzando le aree di Ama attualmente sottoutilizzate. In questo senso le “Ama di Municipio” e i centri di riuso devono svolgere una funzione fondamentale. Impensabile riattivare il sito di Villa Spada”.

MOVIDA

È necessario trovare un punto di mediazione tra le esigenze di chi abita a Montesacro e quelle delle attività commerciali che, in questo ultimo anno soprattutto, hanno dovuto affrontare una situazione devastante. Bisogna innanzitutto ascoltare le voci dei residenti, individuare le maggiori criticità e lavorare insieme per risolverle. Gli estremismi non vanno bene da entrambe le parti perché il diritto al riposo e alla tranquillità è sacrosanto ma questo è un territorio vivo, attrattivo che non deve perdere questa sua vocazione che ha conquistato negli anni. Penso che dovremmo intervenire per cancellare il termine movida nell’accezione usata in maniera (comprensibilmente) negativa e causata dalla concentrazione in poche vie del territorio di locali, mentre in altri quartieri c’è assenza totale di luoghi di incontro. Mi riferisco al Tufello, per esempio, che ha una similitudine architettonica con Garbatella ma non gli stessi spazi di incontro e aggregazione, pur avendo decine di serrande abbassate di proprietà Ater, periodicamente oggetto di bandi raramente conclusi probabilmente per l’esosità della richiesta economica oltre che per la difficoltà dell’iter burocratico. Ecco, rilanciare una proposta che metta in relazione posti di lavoro e spazi di condivisione, attraverso la sburocratizzazione delle pratiche di affidamento dei locali e fondamentali contributi economici per le start up, contribuirebbe alla trasformazione di alcuni quartieri, restituendo fascino e bellezza, regalando una nuova dimensione anche in termini di sicurezza, alleggerirebbe l’impatto della movida in altre zone del Municipio”.

PIAZZA SEMPIONE PEDONALIZZATA

“Che si parli di una sua rivalutazione non può che farmi piacere perché, effettivamente, una piazza adibita solo a parcheggio per auto in doppia fila non è bella da vedere e da vivere. Le trasformazioni non vanno temute e viste come fumo negli occhi. Tra amministrazione e comitati di quartiere dovrebbe instaurarsi sempre un dialogo positivo e fattivo che recepisca migliorie e suggerimenti. Non temo che piazza Sempione si trasformi in una sorta di San Lorenzo, perché saranno proprio i residenti a dare anima e caratterizzazione a questa pedonalizzazione che è pensata a vantaggio anche della vivibilità del quadrante. Partecipiamo, creiamo dibattito intorno al progetto senza pregiudizi ma con l’intento di mettere a disposizione idee e proposte per lo sviluppo di Montesacro”.

EDILIZIA SCOLASTICA

“Per fortuna in viale Adriatico si è evitata la tragedia, ma non si può e non si deve sempre sperare che tutto andrà bene se non si fa nulla per invertire la rotta degli eventi. Quello delle competenze specifiche è un problema atavico per la città di Roma. L’obiettivo è quello di dare una amministrazione efficiente a un territorio enorme come quello della nostra città. Per questo bisogna insistere su una maggiore autonomia dei Municipi per renderli in grado di poter programmare interventi ordinari e strutturali senza dover continuamente rincorrere Comune e Regione. Diamo più potere di azione alle istituzioni municipali per intervenire e soprattutto prevenire situazioni di questo tipo”.

Controsoffitto crollato alla Montessori

Di seguito le risposte di Angela Silvestrini (Demos), consigliera municipale eletta nel 2018

Angela Silvestrini, Demos

LE 3 PRIORITA’

“In primo luogo le politiche sociali: in una società devastata dalla pandemia che ha voluto dire sofferenza, solitudine, crisi economica, servono più finanziamenti e più personale ma anche più coordinamento tra istituzioni, associazionismo e terzo settore, come stiamo sperimentando nel Tavolo della coabitazione, per dare una casa a chi non l’ha e per evitare l’istituzionalizzazione di chi non può vivere da solo. Poi la cura delle strade e soprattutto dei suoi marciapiedi: proseguire con l’eliminazione delle barriere architettoniche, asfaltare e creare delle pavimentazioni resistenti e manutenere la segnaletica stradale.
In ultimo luogo ma non meno importante, il trasporto pubblico: è necessaria una sinergia con il Campidoglio, implementando il collegamento tra reti ferroviarie, autobus e metropolitane e realizzando piste ciclabili per disincentivare l’uso delle automobili. Aumentare il trasporto scolastico collettivo, anche per i più piccoli con una progettazione che parta dalle iscrizioni scolastiche, investendo su progetti legati alle scuole. Creare parcheggi di scambio, con navette gratuite che portino alle fermate della metropolitana e dei principali autobus.
Il tutto seguendo una priorità di metodo che è rimettere le persone al centro: ascolto, condivisione, solidarietà.

RIFIUTI

Il nodo da risolvere è la creazione di un’Ama di Municipio. È un punto sul quale bisognerà portare a convergere il Campidoglio, prendendo atto che i cittadini non possono avere a che fare solo con una mail o un disco automatico. Il tema si collega alla necessità di attuare un vero decentramento amministrativo, che consenta una maggiore autonomia per i municipi, a partire dalla gestione finanziaria”.

MOVIDA

“Il problema della vivibilità per i residenti in viale Gottardo e dintorni è sicuramente centrale per l’amministrazione che verrà. Tra le soluzioni che ritengo sia opportuno mettere in campo, citerei sicuramente quella della limitazione del traffico per i non residenti a partire da un’ora da definire: sarebbe una buona formula per limitare i disagi contenendo l’afflusso di persone nelle zone maggiormente colpite dal fenomeno. Avviene già nelle strade di Trastevere o San Lorenzo. Questo però non può prescindere da un maggior presidio del territorio nelle ore notturne da parte delle forze dell’ordine”.

PIAZZA SEMPIONE PEDONALIZZATA

Non sono d’accordo su come è stato usato – da tutti – il progetto, che parte da buone intenzioni, ma che si è voluto proporre in fretta, a fine consiliatura, sollevando uno scontro e un clima da anni ‘50. L’uso strumentale della statua della Madonnina ne è l’emblema. Perdere il finanziamento già stanziato sarebbe un grave errore. Allo stesso modo bisogna tener conto delle richieste di chi vive nel quartiere e partire da un progetto che non abbia conseguenze negative sulla viabilità, sulla necessità di parcheggi, senza però lasciare la piazza e il porticato nel degrado. Tutti devono fare un passo indietro e trovare un giusto compromesso”.

EDILIZIA SCOLASTICA

“In questi tre anni si è lavorato molto sulle scuole ma si dovevano recuperare ritardi nello smaltimento dell’amianto e nelle misure antincendio. Molti lavori straordinari sono avviati o progettati e questo renderà più semplice la successiva manutenzione ordinaria. Il Municipio può e deve impegnarsi in ogni modo per curare la scuola, cercare ogni risorsa possibile per investire, sostenere e promuovere progetti per rendere le scuole più accoglienti e sicure per i nostri giovani cittadini”.

Di seguito le risposte di Francesco Pieroni (Pd), attuale assessore ai Lavori Pubblici in III:

Francesco Pieroni (Pd)

LE 3 PRIORITA’

La priorità assoluta sarà la cura del territorio, a partire da strade e scuole. In questi anni si è perso di vista che la loro manutenzione è uno dei nostri compiti principali. Per farlo servono più risorse e personale, ma anche una semplificazione delle procedure. Insieme a Gualtieri dovremo quindi rimettere mano alla macchina amministrativa, che è troppo lenta e farraginosa. Passiamo più tempo a controllare la documentazione che presentano le ditte che vincono un appalto, che la qualità dei lavori che realizzano. Dobbiamo poi fornire più servizi coinvolgendo i cittadini nella loro progettazione ma anche nella gestione. In queste settimane si sta decidendo ad esempio il destino di un casale destinato al Comune in via Camerini, noi vogliamo che coloro che vi abitano davanti siano coinvolti pienamente nel progetto e nelle attività che conterrà. La terza priorità è quella di recuperare aree da troppo tempo finite nel degrado perché l’amministrazione Comunale se ne considera incompetente. Ci sono interi quartieri in queste condizioni, come Porta di Roma, ma anche singoli parchi come il parco Bernari-Petroni sulla Bufalotta”.

Il “nuovo” casale di via Camerini

RIFIUTI

“Sarò una spina nel fianco del nuovo sindaco perché affronti i nodi strutturali del sistema rifiuti, che riguardano in primis gli impianti di trattamento e smaltimento. Chi parla di riorganizzare la raccolta senza porsi il problema di dove finiscono i rifiuti prende solo in giro i cittadini. È chiaro poi che la raccolta deve essere pensata basandosi sulla massima efficienza, la scelta tra porta a porta e cassonetti in strada non deve essere ideologica ma legata ai migliori risultati per la differenziata. E bisogna riconquistare la fiducia nei cittadini per farla bene”.

MOVIDA

“Dobbiamo coniugare il diritto al divertimento con il diritto al riposo. La delibera del Campidoglio per supportare le attività commerciali nel periodo di Covid ha giustamente consentito una diversa occupazione di suolo pubblico rispetto ai vincoli e alle restrizioni vigenti. Alcune zone della città e tra queste Città Giardino si trovano pertanto in sofferenza, anche per quanto riguarda i parcheggi, considerato che le occupazioni di suolo pubblico possono essere concesse sugli spazi di sosta. Occorre quindi intervenire ora muovendosi tra i diritti legittimi degli esercenti e dei clienti e i diritti di tutela dei residenti. Le regole ci sono, per quanto concerne i punteggi per l’apertura di nuove attività in Città Storica, per l’estensione delle occupazioni di suolo pubblico, per la salvaguardia della quiete pubblica, per la tutela del decoro. Inoltre Città Giardino è inserita, come altre zone, nel regolamento di polizia urbana, con limitazioni per quello che riguarda gli orari di somministrazione e di asporto. L’impegno intanto è al rispetto delle norme esistenti. Ci sono altre soluzioni che possiamo considerare, come istituire una zona a traffico limitato, ma vanno prima discusse con la cittadinanza. Si dovrebbe infine affrontare il tema degli indici di saturazione, ovvero nelle zone dove sono già presenti molte attività di somministrazione di cibo e bevande, bisogna consentire nuove aperture anche a categorie diverse. Trovare un equilibrio tra interessi diversi e talvolta contrapposti è fondamentale se si vuole assicurare la vivibilità dei luoghi e allo stesso tempo spazi di socialità e convivialità”.

La polizia presidia i luoghi della movida romana

PIAZZA SEMPIONE PEDONALIZZATA

Credo che la decisione di mantenere la statua al suo posto sia giusta, ho posto la questione perché da troppi mesi si succedevano fughe di notizie, trattative non pubbliche e fraintendimenti su questo progetto. Come giunta avevamo avanzato una proposta innovativa ma invece di sottoporla a una discussione pubblica abbiamo finito con l’arroccarci in una posizione di chiusura che ora finalmente è sbloccata. Nel merito, credo che nessuno metta in dubbio l’utilità di una zona pedonale a disposizione di tutti a piazza Sempione, ma non è un delitto di lesa maestà porsi la questione di come verrà usata. Sarebbe perciò importante continuare a svolgere un lavoro di sintesi da qui all’inizio dei lavori”.

EDILIZIA SCOLASTICA

“Uno dei maggiori problemi della città è lo stato delle nostre scuole dove da troppi anni gli interventi di manutenzione si limitano a toppe che rincorrono le emergenze per carenza di risorse, personale, programmazione, velocità delle procedure. Come Municipio stiamo oggi completando la totale ristrutturazione di una scuola, la Toscanini, nel quartiere Serpentara: adeguamento del sistema antincendio e degli impianti, rifacimento delle coperture, sostituzione degli infissi, sistemazione delle aree esterne. Qui abbiamo investito risorse – 1,2 milioni – a cui la giunta Raggi stava rinunciando per incapacità a spenderle, quindi quasi per caso. Per il futuro questi interventi non devono essere l’eccezione, ma la regola. Chiederemo a Roberto Gualtieri un grande piano perché le nostre scuole siano rese più sicure dotando i municipi di strumenti adeguati per realizzarlo”.