16 Ottobre 2020 - 16:06 . Val Melaina . Cronaca

A Val Melaina un rifugio per chi non ha casa, Caudo: “Così aiutiamo i più fragili”

Il centro di via Gentiloni garantisce un letto e due pasti a chi non ha casa
Il centro di via Gentiloni garantisce un letto e due pasti a chi non ha casa

Cena, colazione e un letto caldo in cui ripararsi dal freddo: il Centro di assistenza notturna di via Gentiloni, aperto quasi due anni fa in collaborazione con Farmacap, accoglie ogni giorno chi non ha una casa in cui tornare. E continuerà a farlo almeno fino al 30 novembre con risorse interamente provenienti dal Municipio, insieme alla Cooperativa sociale Mediterraneo.

Ma cosa succederà dopo il 30 novembre? “Dal primo dicembre, partirà il piano per l’emergenza freddo, per il quale attendiamo lo stanziamento economico previsto da Roma Capitale – spiega il presidente del III Municipio Giovanni Caudo -. In questo modo sarà possibile garantire un aiuto concreto ai senza tetto del nostro quadrante”.

Il centro di via Gentiloni, secondo Caudo, “offre uno spaccato del modo in cui cerchiamo di togliere dalla strada quanti sono costretti a sopravvivere senza una casa ma, purtroppo, la mancanza di politiche sociali e di gestione coerenti ed adeguate, aggravate da sgomberi effettuati  senza criterio come quello recente del Campo di Tor di Quinto, ci costringono a subire situazioni di degrado e di oggettiva difficoltà di cui ne fanno le spese tutti”.

E Maria Concetta Romano, assessora alle politiche sociali del Municipio, aggiunge: “Il Centro di via Gentiloni è un luogo di straordinaria umanità. Conosciamo la maggior parte delle persone ospiti e questo ci consente di comprendere nel dettaglio fragilità e punti di forza di questa struttura”.

Per accedere al centro, ogni ospite deve sottoporsi a un test sierologico che attesti la negatività al Covid-19. “Cerchiamo di fare di tutto perché il benessere di queste persone sia garantito e perché il Centro non perda la funzione per cui è effettivamente nato: offrire un posto per trascorrere la notte ma anche una seconda possibilità” continua Romano.

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