18 Marzo 2022 - 7:24 . Montesacro . Cronaca

In piazza Sempione un nuovo ‘Civico Giusto’, il terzo nel quartiere: inaugurata la targa in onore di padre Piersanti

Da sinistra: Maria Grazia Lancellotti, Paolo Marchionne e Paolo Masini
Da sinistra: Maria Grazia Lancellotti, Paolo Marchionne e Paolo Masini

di Marco Barbaliscia 

Una targa per ricordare chi ha fatto del bene nel nostro quartiere, diventando simbolo della Resistenza ed esempio morale da seguire per vivere sotto sani principi. Il III Municipio ha celebrato la ‘Giornata dell’Unita nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera’ inaugurando un ‘Civico Giusto’ alla parrocchia SS. Angeli Custodi di piazza Sempione. Il progetto di Roma BPA onora chi, durante l’occupazione nazifascista, tese una mano verso il prossimo, salvando la vita ad uno o più perseguitati.

Da giovedì 17 marzo 2022 la targa con l’albero del carrubo, simbolo dell’accoglienza, brilla con fierezza sotto l’arco di via delle Alpi Apuane in onore di padre Fiorello Piersanti, viceparroco e professore del liceo Orazio che ha salvato nella sua chiesa tanti giovani studenti che lottarono per la libertà: “Inauguriamo il sesto ‘Civico Giusto’, tre dei quali nel territorio del III Municipio”, ha ricordato Paolo Masini, presidente di Roma BPA.

Qual è la storia che ha visto protagonista padre Fiorello? Il racconto è racchiuso in un minidoc visibile attraverso il QR Code inciso sul “Civico Giusto”. In breve, il sacerdote fu punto di riferimento per i giovani partigiani di Montesacro che durante l’occupazione tedesca fuggivano dalle persecuzioni. La chiesa dei SS. Angeli Custodi è stato rifugio per Franco Caccamo, Nicola Rainelli, Aldo e Mario Gaudiano, alunni che il sacerdote salvò da morte certa.

Piazza Sempione ha un ‘Civico Giusto’: il racconto della giornata

Civico Giusto
Il momento in cui viene svelata la targa del Civico Giusto a piazza Sempione

L’inaugurazione del sesto ‘Civico Giusto’ a Roma è stata seguita con passione da molti residenti, accorsi a decine per assistere allo svelamento della targa. Questa è una mattonella in bronzo, opera artistica di Dante Mortet, che rappresenta il carrubbo, l’albero del giardino dei Giusti. Sono intervenuti: Maria Grazia Lancellotti (dirigente scolastica del liceo ‘Orazio’ e coordinatrice della rete di scuole ‘Memorie’), Antonio Del Torre (rappresentante circolo culturale Montesacro), Antonella Rossi (professoressa del liceo Bramante) e una rappresentanza di suoi alunni, Paola Ilari e Paolo Marchionne (vice presidente e presidente del III Municipio).

A prendere parola per prima la professoressa Lancellotti: “Attraverso il progetto del ‘Civico Giusto’ vogliamo ricostruire la coralità di un quartiere che ha dato il proprio contributo nei momenti importanti della storia”, ha detto. E ancora: “Tutto ciò è racchiuso nella storia di questo parroco professore e dei suoi studenti. Montesacro fu un quartiere eroico nella Resistenza e sono felice di far conoscere ai ragazzi storie di loro coetanei”.

Gli interventi per raccontare il ‘Civico Giusto’

Dietro, infatti, c’è un grande lavoro che vede coinvolte innanzitutto le scuole. La storia di padre Piersanti è stata studiata e presentata dagli alunni del liceo Bramante: “Voglio ringraziare i ragazzi dell’istituto”, ha detto Antonella Rossi, professoressa che ha seguito il progetto. “Una classe intera ha lavorato con passione ed entusiasmo alla storia. La cultura è un impegno civile e loro hanno dedicato molto tempo libero a questa cosa, a servizio dei valori costituzionali che ci guidano. In un momento difficile, loro sono la nostra speranza per il futuro”.

Una storia importante, rivissuta nelle parole e nel racconto di Antonio Del Torre: “Fa piacere chiudere il ciclo di ‘Civici Giusti’ di Montesacro a piazza Sempione, luogo simbolo della Resistenza. Il 3 febbraio 1944 i tedeschi fecero irruzione nel quartiere a caccia dei partigiani. Dapprima andarono a casa di Nicola Rainelli, luogo dove i giovani si raccoglievano. Lui riuscì a scappare, trovando riparo nella parrocchia. Padre Piersanti aveva fama di essere contro il regime e salvò tanti giovani nel corso degli anni”.

Il contributo del III Municipio

Civico Giusto
Da sinistra: Paolo Marchionne, Paolo Masini, Paola Ilari

Un evento patrocinato anche dal III Municipio. Paola Ilari, assessora alla Scuola e vicepresidente, ha preso parola: “Questa giornata celebra la testimonianza storica. Nelle scuole è vitale mantenere il ricordo sempre vivo, soprattutto in un momento di conflittualità come quello che stiamo vivendo”, ha detto.

Poi una sottolineatura: “Padre Fiorello permette di ricordare il ruolo fondamentale che hanno avuto i preti nella Resistenza, un fatto troppo spesso poco evidenziato nei libri di storia. A Roma, nelle parrocchie di periferia e di provincia tanti di loro hanno salvato vite umane. A Montesacro, oltre padre Fiorello, c’è l’esempio della chiesa del Redentore al Tufello e questo aspetto merita risalto”.

Ha chiuso la giornata le parole di Paolo Marchionne: “Il progetto del ‘Civico Giusto’ è un lavoro corale nel quale il Municipio ha trovato tutto pronto e può solo portare una rappresentanza simbolica ma molto sentita. Recuperare la memoria delle vite salvate nel quartiere aiuta a scoprire esempi alti di simboli della Resistenza. Riscopriamo valori immortali, nella speranza possano essere strumenti utili per uscire da una fase gravosa che ci porta gli echi ormai vicini della guerra”, ha detto il presidente municipale.

La mattinata si è poi conclusa con l’osservazione di un video di 20 minuti proiettato su un televisore apposto all’interno dell’Urban Center nel palazzo municipale di piazza Sempione. Il filmato ha ripercorso la storia di padre Fiorello Piersanti, personificato dalla voce di Enzo Decaro.

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