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Di Bella e la chiusura per Covid di Gyrotonic Flaminio dopo un mese

di Daniele Petroselli

“Una batosta”. Beatrice Di Bella descrive così la chiusura della sua palestra, la Gyrotonic Flaminio a via Donatello 71. Uno stop alle attività arrivato praticamente a poco più di un mese dall’apertura, avvenuta a metà settembre.

Un’azienda il cui marchio è diffuso in tutti i quartieri della Capitale, da Prati fino al Trieste-Salario, passando appunto per il Flaminio. “È stato un grande investimento, mi sono rimessa in gioco con un gruppo di trainer poi però siamo di nuovo in questa condizione”, racconta la Di Bella, che dopo la gioia della nuova apertura si è vista chiudere le porte della sua attività: “Una settimana prima della chiusura avevo acquistato il sanificatore, un investimento importante – ricorda -. Una spesa necessaria per avere un posto sicuro. E invece è stato tutto inutile”.

La palestra Gyrotonic al Flaminio

E con i mesi invernali che si avvicinano, sarà impossibile fare attività all’aperto per “salvare” l’attività: “Abbiamo dei macchinari che usiamo e che non possono essere portati fuori. E poi con le persone di una certa età come è possibile fare attività all’esterno?”. Ora c’è tanta rabbia e voglia al tempo stesso di ricominciare: “La sanificazione era garantita, avevo investito tanto per seguire la normativa, raddoppiando le spese previste. E invece niente. Ci siamo trovati senza supporto dello stato, con zero introiti ma le tasse da pagare. E ora siamo ancora peggio del lockdown di marzo”.

Tanto però l’affetto dei clienti: “La gente stavolta non si è arresa e non è voluta restare ferma. Abbiamo cercato di supportare il loro lavoro, prestando anche i materiali, anche operando online per un supporto ai loro esercizi”.

Ora c’è solo da attendere, ma la Di Bella prova a rimanere positiva: “Spero che questo provvedimento si ammorbidisca. È stato scelto di chiudere le palestre e accettiamo la decisione. La palestra per molti è importante, perché l’attività motoria è fondamentale. Speriamo di poter ricominciare il 24 novembre, anche con orari ristretto. Voglio avere fiducia nel futuro”.


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