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Scuola: tutti i dubbi dei presidi sul rientro in classe

di Giulia Argenti

Manca poco al 13 settembre, quando per gli studenti di Roma e di tutto il Lazio suonerà la prima campanella, che segnerà l’inizio dell’anno scolastico. In presenza, dopo oltre un anno e mezzo di didattica a distanza.

Un appuntamento importante che, a detta dell’Associazione nazionale presidi, presenta ancora diverse incognite da chiarire prima del rientro: “L’avvio ordinato delle attività è pregiudicato da problematiche a cui non è stata ancora fornita una soluzione efficace ed univoca – si legge in una nota –. L’individuazione di tale soluzione non può né deve essere lasciata alla libera interpretazione delle scuole e dei dirigenti scolastici perché concerne complesse questioni, anche riguardo alla privacy, che devono essere affrontate a livello nazionale”.

Tra i punti da chiarire c’è la questione green pass: “Resta aperto il nodo dei controlli, rispetto a cui le scuole sono assimilate ai servizi privati con necessità di verifiche quotidiane – spiega Cristina Costarelli, presidente dell’Anp Roma e dirigente scolastica del liceo Newton nella Capitale –. Si tratta di una disposizione che le scuole non possono sostenere, che necessita di tempi e di personale che gli istituti non hanno”.

Un tema che l’Anp Roma aveva già sollevato in una lettera aperta alla Regione Lazio in cui si chiedeva alla Pisana di non lasciare gli istituti da soli nel controllo delle certificazione verde per il personale scolastico. “Si chiede pertanto alla Regione che si faccia carico della comunicazione alle scuole dei nominativi del personale scolastico che non possiede il Green pass – scrivevano i presidi – previo invio da parte di ciascuna di esse dell’elenco del personale in servizio” .

Altra questione ancora da sciogliere, secondo l’Anp è “il coinvolgimento degli alunni fragili nelle attività didattiche” e lo screening anti-Covid per il personale scolastico fragile. “Se le scuole devono effettuare una simile attività di screening, chi ne decide la cadenza e i destinatari? In altri termini, lo screening sarà effettuato su richiesta del dipendente o sarà il dirigente scolastico, d’accordo con le autorità sanitarie, a determinarne cadenza e possibili beneficiari?”: domande, che al momento, secondo i presidi, sarebbero ancora senza risposta.

 

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