Dopo il primo caso accertato di variante Omicron in Italia, un paziente vaccinato e sbarcato qualche giorno fa a Malpensa dal Mozambico, il Lazio alza il livello di allerta. A spiegare i nuovi provvedimenti è l’assessore alla Sanità della Regione, Alessio D’Amato: “Abbiamo richiesto al Ministero della Salute di avere a disposizione i nominativi delle liste di imbarco dei residenti nel Lazio che siano entrati in Italia attraverso lo scalo Internazionale di Fiumicino negli ultimi 15 giorni dalle zone interdette (Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini)– spiega in una nota –. Questo ci permetterebbe di sottoporre queste persone a screening attraverso i tamponi molecolari e le nostre unità mobili sono pronte”.

Anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, chiede al Governo misure più dure per contenere l’avanzare della variante Omicron nel Lazio: “Consiglio immediati provvedimenti di controllo alle frontiere e di valutare ulteriori scelte di contenimento dei flussi di ingresso verso l’Italia” scrive su Twitter.

Riguardo variante #Omicron consiglio immediati provvedimenti di controllo alle frontiere e di valutare ulteriori scelte di contenimento dei flussi di ingresso verso l’Italia

— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) November 27, 2021

Sulla pericolosità della variante Omicron, come riporta l’AdnKronos, si è espresso il professor Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico: “Non è chiaro ad oggi se questo ceppo avrà maggior capacità di provocare malattia grave  – spiega Locatelli –. Ma l’attenzione deve essere mantenuta al livello più elevato”.