3 Dicembre 2021 - 12:14 . Cronaca

Piazza Bainsizza, è asta aperta per il deposito Atac. La giunta approva in extremis una delibera per rilanciare

Il deposito Atac di piazza Bainsizza
Il deposito Atac di piazza Bainsizza

E’ asta aperta per il deposito Atac di piazza Bainsizza. Dopo le varie aste andate deserte negli ultimi anni, sembra proprio che siano i giorni buoni per la vendita.

Nella giornata del 2 dicembre, la giunta Gualtieri ha approvato una delibera che dà mandato al direttore del Patrimonio di Roma Capitale di acquistare l’immobile. L’eventuale acquisizione del lotto costituirebbe un tassello importante per la mobilità sostenibile a Roma, la struttura potrebbe infatti ospitare una parte consistente della nuova flotta elettrica di Atac, composta da circa 500 autobus, di cui Roma potrà dotarsi grazie al Piano nazionale di resistenza e resilienza.

Un atto che giunge a poche ore dal termine ultimo per le offerte in aumento stabilito per il 3 dicembre (ore 18) allo studio del notarile di viale Liegi 1. Eventuali buste in extremis potranno essere presentate sabato 4, tra le 9.30 e le 12, allo studio del liquidatore giudiziale Giuseppina Ivone in piazza Cavour 17, dalle ore 9.30 alle ore 12.00.

Come dichiarato dall’ex sindaca Virginia Raggi a inizio settembre, “Roma Capitale ha presentato l’offerta per l’acquisto dell’ex rimessa Vittoria”. Il prezzo base era sceso da 16milioni 400mila euro a 13milioni 120 mila, il rialzo minimo è di 50mila euro. La mossa della giunta Gualtieri suggerisce che ci siano dunque, oltre al Comune, altri soggetti interessati al deposito Vittoria.

Come si legge sul sito della Yard Re, il lotto, inaugurato alla fine degli anni Venti, è costituito da due edifici che si affacciano su via Monte Santo (ai civici 36 e 71), una struttura che si sviluppa lungo via Monte Nero e varie rimesse che si allungano su viale Carso. La superficie totale è di circa 17mila metri quadrati, di cui 7mila coperti.

Sul deposito è forte l’attenzione dei comitati e associazioni di quartiere che auspicano resti un bene pubblico.