10 Giugno 2022 - 10:06 . Cronaca

Peste suina, D’Amato: “Due maiali infetti in un allevamento della zona perimetrata”

Maiali (foto di repertorio)
Maiali (foto di repertorio)

La peste suina provocata dai cinghiali entra in un piccolo allevamento della zona perimetrata. Sono stati rilevati infatti due casi di positività”. Ad annunciarlo è l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Che spiega: “Sono stati abbattuti dal servizio veterinario della Asl tutti i capi relativi al piccolo allevamento familiare all’interno della zona perimetrata”.

La notizia ha subito messo in allarme la Coldiretti Lazio: sono, infatti, quasi cinquantamila i maiali allevati nel Lazio a rischio per la peste suina, che è spesso letale per questi animali, ma non è, invece, trasmissibile agli esseri umani. “Sono stati rilevati infatti due casi di positività – sottolinea la Coldiretti – è necessaria l’introduzione di misure di sostegno per il settore suinicolo al fine di tutelare il reddito degli allevatori ma anche intervenire per un deciso contenimento della popolazione dei cinghiali che rappresentano il vettore di trasmissione della malattia. Per questo – continua la Coldiretti – è necessario intervenire con la modifica immediata dell’art. 19 della legge 157/1992 semplificando le procedure per l’adozione dei piani di abbattimento approvati dalle regioni e il rafforzamento delle competenze dell’ufficio commissariale previsto dal Decreto Legge 17 febbraio 2022, n. 9″.

E poi la conclusione: “Il rischio – spiega Coldiretti –  è che l’emergenza si allarghi e che siano dichiarate infette le aree ad elevata vocazione produttiva con il conseguente pregiudizio economico che potrebbe discendere per la filiera agroalimentare e l’occupazione in un settore strategico del made in Italy”.