11 Maggio 2023 - 15:36 . Cronaca

Padre e figlio in Vespa, da Roma fino a Capo Nord: “Un’avventura per dimostrare che l’autismo non è un limite”

In due su una Vespa, da Roma a Capo Nord, in Norvegia, in 14 giorni. È l’impresa, lunga 4300 chilometri, in cui si cimenteranno un papà, Pasquale Abanni, e suo figlio Giovanni, di 11 anni. Un viaggio lungo che è iniziato il primo giugno, con la partenza di padre e figlio dalla Capitale.

Pasquale e Giovanni

“L’obiettivo è dimostrare che la diversità non è mai un limite e che la testa, se ben organizzata, può farci fare davvero cose ‘matte’. Sembra una contraddizione, ma non lo è” spiega Abanni, responsabile della filiale di CheBanca! di piazza Indipendenza, a Roma e papà di un bambino autistico. Che sarà il suo compagno di viaggio in un’avventura davvero straordinaria: “Giovanni è eccitatissimo – spiega Abanni –. L’ha detto a tutti i suoi amici e, in poco tempo, è diventato il supereroe della classe”.

La Vespa pronta per il viaggio

Ma come nasce l’idea di questa impresa? Per capirlo bisogna tornare indietro nel tempo, prima della nascita di Giovanni: “Sognavo da tanto di compiere il viaggio da Roma a Capo Nord in moto – racconta –. Quando ho conosciuto mia moglie ho pensato subito che avrei potuto farlo con lei, ma poi è rimasta incinta. E allora ho deciso di compiere quel viaggio con mio figlio, una volta che fosse stato abbastanza grande per partire con me. Dopo la sua nascita, però, è arrivata la diagnosi di autismo e tutto si è fermato. Ho venduto la moto e messo da parte il sogno”. Ma dopo undici anni, quel desiderio è uscito, finalmente, dal cassetto. Sì perché proprio l’esperienza da genitore di un bambino autistico ha insegnato a Pasquale una lezione importante: “Noi genitori siamo sempre molto protettivi con i nostri figli – spiega –. Quando poi scopriamo che hanno delle diversità rispetto allo standard della società, la protezione aumenta ancora di più, fino a diventare talvolta soffocante. E si rischia così di impedire ai propri figli di imparare a vivere la loro vita. Il nostro compito, invece, è quello di proteggerli, certo, ma anche di accompagnarli alla vita, al mondo della scuola prima e a quello del lavoro poi. Si parla tanto del ‘dopo di noi’, ma non abbastanza del ‘durante noi’”.

Il logo ufficiale dell’avventura

 Ed è proprio per cercare di colmare questo vuoto che nel febbraio nel 2022 Abanni e altri quattro papà di bambini autistici hanno fondato l’associazione Progetto Sinapsi. “Ci siamo conosciuti sui campi da rugby, dove i nostri figli si allenavano e abbiamo capito che dovevamo creare un progetto insieme per i ragazzi. Per permettere loro di fare delle esperienze fuori dagli schemi. Abbiamo organizzato, ad esempio, un centro estivo inclusivo a prezzi calmierati, li abbiamo portati al cinema e anche a fare sport”. Se l’idea dell’associazione nasce nel febbraio 2022, nell’estate dello stesso anno accade qualcosa che porta Pasquale a ritirare fuori dal cassetto quel sogno mai davvero abbandonato. “Ero in vacanza, eravamo in spiaggia, conobbi una comitiva di ragazzi di Firenze che stava organizzando un viaggio da Firenze a Capo Nord in Vespa col loro gruppo, chiamato Ride Tribe. Io ho una Vespa: la lampadina si è subito accesa nella mia testa. Ho chiesto di potermi unire a loro, portando con me un passeggero. Mi hanno risposto di sì”. Ed ecco che quel desiderio prende corpo e si prepara a diventare realtà: “Io sono l’unico che ha un passeggero, mi dovrò fermare più spesso per fare rifornimento, ma anche per godermi il panorama circostante insieme a mio figlio, perché attraverseremo dei paesaggi straordinari”. Da Firenze al passo dello Stelvio, dalla Svizzera a Monaco di Baviera, fino a Berlino. E ancora: da Stoccolma a Rovaniemi, in Finlandia, fino a Capo Nord. 

Giovanni sulla Vespa

Un viaggio lungo ed emozionante in cui le tappe intermedie sono tutt’altro che certe: “Non so dove ci fermeremo la prima notte, dopo essere partiti da Firenze – rivela Abanni – dipenderà da dove arriveremo, per questo non posso ancora prenotare nulla, sarà un percorso tutto in costruzione. Quel che è certo, ed imperativo, è riuscire ad arrivare a Capo Nord entro tredici giorni. Da lì prenderemo un aereo e torneremo a Roma”. Tutte le tappe del viaggio saranno documentate nella pagina Facebook “Supereroi” e in un sito apposito, realizzato per l’occasione. Ma Giovanni come si sta preparando a questo viaggio? “Non sta nella pelle, è su di giri da cinque mesi” spiega Pasquale. Che racconta anche un aneddoto molto divertente: “Il giorno dopo che gli avevo annunciato la nostra partenza, mia moglie è andata a prenderlo a scuola e l’insegnante le ha raccontato che Giovanni continuava a ripetere una bugia in classe, cioè che sarebbe andato con suo padre a Capo Nord. E mia moglie, ridendo, le ha detto che non si trattava di una bugia, ma della verità”. L’avventura di Pasquale e Giovanni, dunque, sta per iniziare.