24 Gennaio 2022 - 16:10 . Cronaca

Nelle scuole di Roma oltre duecentomila gli studenti in Dad: emergenza nelle primarie

Duecentomila studenti dai 3 ai 19 anni a Roma sono costretti alla Dad o alla didattica mista. Se l’orizzonte si allarga al Lazio, la percentuale delle scuole in Dad é di  circa il 40%. La situazione di maggiore difficoltà é quella delle scuole primarie con i bambini più piccoli sempre più alle prese con la didattica a distanza. Questo quanto emerge da un sondaggio condotto dalla Uil Lazio e dalla Uil scuola e aggiornato al 20 gennaio.  Spesso é la scuola a dover decidere come procedere, accollandosi una serie di adempimenti che non sono di propria competenza, perché le Asl territoriali, fronteggiando centinaia di casi alla settimana, non riescono a fornire riscontri tempestivi. E così c’è il dirigente che manda tutta la classe in Dad con tre positivi, come previsto dall’ultimo decreto, ma anche chi decide di far seguire le lezioni on line solo ai positivi – anche più di tre – e di mantenere la frequenza in presenza per gli altri studenti.

Dal sondaggio effettuato dalla Uil non sembra esserci distinzione tra quartieri della Capitale. L’istituto tecnico industriale Giorgi di via Palmiro Togliatti, ad esempio, al momento del sondaggio aveva 31 classi in quarantena su 75 totali, il liceo Nomentano 42 classi in auto sorveglianza. Di queste 12 sono in didattica digitale integrata (did) e sei in didattica a distanza.

All’istituto comprensivo Mameli, tre classi della scuola dell’infanzia su nove totali sono in quarantena. Stessa situazione per 13 classi su 25 della scuola primaria, mentre alle medie una classe su quattro è in didattica mista. E ancora presso l’istituto comprensivo Morvillo di Tor bella Monaca 58 classi su 69 sono coinvolte in quarantene, sorveglianze con testing e autosorveglianze e una percentuale di dad in costante aumento.

All’Alfieri Lante della Rovere sulla Salaria fino alla scorsa settimana si contavano quattro classi infanzia in quarantena, tre classi primaria in quarantena, tre classi media in quarantena e circa venti alunni singoli di altre classi in Did. Su un totale di 45 classi e 1010 alunni. Il Pincherle in zona Marconi ha il 42% delle classi (sono 57 in tutto tra primaria e secondaria) con disposizioni di quarantena o didattica mista.

La situazione cambia rapidamente- commenta il segretario della Uil scuola, Saverio Pantuso– e ci troviamo costantemente di fronte a situazioni difficili da gestire poiché, da quanto riferiscono gli stessi dirigenti scolastici, spesso accade che l’autosorveglianza divenga dad dopo cinque giorni, perché alcuni ragazzi risultati negativi al primo tampone, si rivelano poi positivi al secondo. E quindi bisogna velocemente riorganizzare il tutto. A scuola in primis, ma anche in famiglia visto che soprattutto i più piccoli non sono in grado di gestire connessioni e lezioni on line. Dagli Istituti scolastici del Lazio giungono quotidiane richieste di aiuto. La situazione di gestione delle scuole è diventata insostenibile ed i numeri dei casi positivi non corrispondono affatto a quello che gli organi istituzionali ci vogliono far credere”.

“Dopo le vacanze di Natale abbiamo avuto dalle famiglie diverse segnalazioni di positività, anche cinque in una stessa classe- ci ha raccontato la preside di un liceo romano- ma non avendo ricevuto risposta dalla Asl, abbiamo deciso di mantenere in presenza gli studenti negativi, dando per scontato che non vi fossero stati contatti tra i ragazzi durante la pausa natalizia”.