31 Luglio 2022 - 14:49 . Cronaca

Laboratorio Roma050 scatena la polemica, gli architetti della Capitale contro Gualtieri: “Nessuna trasparenza”

Roberto Gualtieri
Roberto Gualtieri

Coadiuvare l’Amministrazione nel costruire un grande piano di rigenerazione urbana, coerente con i bisogni dei cittadini e all’insegna della transizione ecologica e dell’inclusione sociale, affiancando le azioni già avviate – tramite protocolli di intesa e collaborazione – con il coinvolgimento delle università di Roma e degli ordini professionali. È con questo obiettivo che la Giunta Capitolina ha approvato le linee guida per la costituzione del “Laboratorio Roma050 – il Futuro della Metropoli Mondo”, su proposta dell’architetto milanese Stefano Boeri.

Nel provvedimento sono contenute le linee di indirizzo per la costituzione del laboratorio, che dovrà coadiuvare l’Amministrazione nel mettere a sistema le indicazioni presenti nei diversi protocolli urbani che Roma sta adottando, tra cui il Piano di Azione per le Energie sostenibili e per il Clima.

Il Laboratorio sarà costituito da giovani progettisti under 35 con percorsi accademici di eccellenza in ambito urbanistico-ambientale e con specifiche esperienze di studi e ricerche su Roma, a garanzia della conoscenza della ricchezza e complessità della città, selezionati con un apposito bando. Il team, di cui faranno parte anche 2 architetti senior, sarà coordinato dall’architetto Boeri e sarà affiancato da un comitato garante composto da 4 figure internazionali, di rinomata fama e capacità, provenienti da diversi campi scientifici e disciplinari: archeologia, ecologia, sociologia urbana, attivismo climatico ed economia urbana.

Contro il progetto si scaglia però l’Ordine degli architetti di Roma, che ha pubblicato una nota sul proprio sito ufficiale:  Noi non ci stiamodaremo voce ai nostri 20mila iscritti. Nonostante avessimo allertato il sindaco Gualtieri e la sua Giunta sui rischi di un piano che non prevedesse bandi o manifestazioni di interesse, sono andati avanti approvando la delibera” dichiara il presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, Alessandro Panci. 

“Inutile ricordare – prosegue Panci – che solo poche settimane fa, al Festival dell’Architettura, il sindaco aveva parlato, riferendosi al piano per la rigenerazione della Capitale, di bandi e manifestazione d’interesse: evidentemente ha cambiato idea. Questa delibera rompe qualsiasi argine, recuperando prassi anacronistiche e all’insegna della mancata trasparenza e a favore dei soliti noti. Solo due giorni fa l’OAR aveva inviato una lettera al Campidoglio, in cui esprimeva il proprio disappunto per la scelta strategica individuata in tema di rigenerazione urbana: un’azione scaturita anche a seguito delle numerose segnalazioni pervenute da parte degli iscritti. Qui l’Ordine stigmatizzava la scelta di ricorrere a risorse esterne al territorio, la rinuncia ad avviare un confronto dialettico sul futuro della città”, invitando l’Amministrazione ad individuare procedure trasparenti e competitive per affidare gli incarichi di sviluppo di idee e progetti per la città, evitando incarichi diretti e progetti calati dall’alto. Evidentemente è stato scelto di far finta di niente – continua il presidente degli architetti romani – Come Ordine non ci fermeremo e agiremo nelle sedi opportune: invitiamo sin da subito i nostri 20mila iscritti a manifestare il proprio dissenso a una decisione tanto anacronistica: ci faremo loro portavoce, battendoci per far modificare questa delibera che è in antitesi con quella ‘Capitale del futuro’ di cui tanto si parla”.

L’Ordine ha invitato alla Casa dell’Architettura l’architetto Boeri e l’Amministrazione per partecipare a un confronto aperto ai professionisti del settore e alla cittadinanza.