3 Agosto 2021 - 18:14 . Cronaca

Ex deposito Atac di piazza Ragusa ad Amazon, il Comune pensa alla controfferta e lancia un appello alle opposizioni

L'ex deposito Atac di piazza Ragusa
L'ex deposito Atac di piazza Ragusa

Il Comune vuole rilanciare sull’offerta di acquisto presentata da Amazon per l’ex deposito Atac di piazza Ragusa. Per farlo, però, deve mettere a bilancio i fondi necessari per consentire l’operazione. Ed è qui che sta il nodo: sì, perché l’assestamento di bilancio doveva essere approvato entro il 31 luglio. Termine che è stato, invece, sforato.

L’ex deposito Atac è stato messo all’asta, ma le prime sedute sono andate deserte. Da qui il calo del valore, inizialmente fissato a 14 milioni. Amazon ha presentato un’offerta di circa 10,5 milioni di euro per fare della struttura un deposito logistico.

Per fermare la trattativa, il Campidoglio deve fare una controfferta, ma per avere i fondi necessari deve approvare con urgenza l’assestamento di bilancio. E l’appoggio delle opposizioni diventa fondamentale. Tanto che la sindaca ha fatto appello alle forze di avversarie affinché siano ritirati emendamenti ed ordini del giorno per consentire la votazione della manovra entro mercoledì 4 agosto.

Il Pd ha risposto con una una nota in cui detta le sue condizioni. “Abbiamo comunicato che per mettere al sicuro la procedura emendativa utile allo stanziamento dei fondi a bilancio entro mercoledì vanno inseriti quei cespiti (fondi di reddito, ndr) in uno strumento di pianificazione generale come ad esempio il Pums (Piano urbano per la mobilità sostenibile, ndr) o il Dup (Documento unico di programmazione, ndr). Si può fare anche successivamente alla votazione del bilancio possibilmente prima della delibera che consentirà lo stanziamento – si legge nella nota –. Abbiamo inoltre chiesto che oltre a Ragusa e Bainsizza anche San Paolo possa essere presa dal Comune non appena l’asta relativa a quel deposito sarà bandita. Affinché il Comune li acquisisca, quei beni debbono rientrare in un interesse pubblico finalizzato alla mobilità sostenibile/elettrica, anche per aggredire i fondi relativi del Pnrr e portare così nuove risorse alla Capitale. Se la Giunta Raggi darà formalmente queste rassicurazioni utili a mettere al riparo la procedura di acquisto di quei beni allora potremmo prendere in considerazione l’appello della sindaca“.