24 Dicembre 2022 - 10:48 . Cronaca

Atac, chiuso il concordato. Gualtieri: “L’azienda è salva, ora nuovi investimenti”

Un autobus Atac (foto dalla pagina Facebook dell'azienda)
Un autobus Atac (foto dalla pagina Facebook dell'azienda)

“Si chiude il concordato di Atac da 1.3 miliardi di debito. È con grande soddisfazione che abbiamo chiuso la vicenda. Un passaggio fondamentale per il rilancio dell’azienda. è stata risanata e salvata, ora riacquisisce capacità di finanziamento e di investimento, anche senza accantonamento, e può tornare sul mercato”.  È quanto ha annunciato il sindaco, Roberto Gualtieri.

L’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè, ha ricordato come “la nuova amministrazione si è trovata un fardello di 117 milioni da trovare in un anno per rispettare i tempi e chiudere tutto. Ci siamo riusciti e oggi Atac può depositare il secondo riparto di pagamento a saldo dei creditori entro il termine stabilito”.

Tra le voci che hanno consentito il reperimento dell’ultima tranche da 117 milioni ci sono il riconoscimento di crediti da parte del Comune ad il mancato riconoscimento di 14.8 milioni a Roma tpl e la cessione di alcuni immobili. Si tratta di un risultato importante per l’azienda e per tutta la città ottenuto grazie all’impegno della giunta, dei dipartimenti interessati e dell’assemblea capitolina attraverso un lavoro congiunto che ha permesso in poco più di un anno di recuperare quasi 180 milioni per permettere ad Atac di estinguere i debiti con i creditori chirografari, con un fabbisogno residuo, al 30 novembre 2022, di 117 milioni di euro”.

Si è lavorato su quattro voci di finanziamento: l’incasso dei crediti residui per 24 milioni verso Roma Capitale – fermi da lunghissimo tempo e che attraverso il lavoro degli uffici sono stati sbloccati e pagati – 23 milioni dalla vendita di immobili strategici al piano depositi e alle politiche della mobilità e recuperato quasi 15 milioni dalla chiusura, dopo 13 anni, della transazione tra Roma Capitale e la Società Roma Tpl.

Secondo il sindaco “stiamo parlando della chiusura di una procedura che incombeva su Atac dal 2017, partita con 1.3 miliardi di debito e con la nuova amministrazione che si è trovata un fardello di 180 milioni da trovare in un anno. Adesso Atac riacquisisce capacità finanziaria e di investimento, può tornare a bandire gare, può impegnarsi su nuove frontiere di sviluppo e di business, in particolare in ambito tecnologico che è per noi fondamentale nel quadro della Mobility as a Service, e può prevedere nuovi investimenti senza necessità di accantonamenti. Aver portato a termine un’attività di questa portata nell’arco di un anno è un risultato storico”.