Parioli | La storia

Quando il bombardamento di San Lorenzo sconvolse anche i Parioli

di Claudio Lollobrigida

Il 19 luglio di 76 anni fa sarà sempre ricordato come il giorno del bombardamento di San Lorenzo. Una tragedia che non colpisce direttamente i Parioli, ma questo non basta a far sentire sicura la popolazione borghese del quartiere, che cerca un riparo dalle esplosioni.

Uno degli abitanti è il piccolo Mario Bartolozzi, di neanche tre anni, che, nel 2014, sarebbe salito alla ribalta della cronaca di Roma per essere stato investito dallo showman Fiorello in via della Camilluccia. Due anni dopo l’incidente, Mario scrive “Accadeva ai Parioli“, libro in cui sono contenuti i suoi ricordi d’infanzia nel quartiere. Tra questi, naturalmente, il giorno del bombardamento nel 1943.

Sono le 11 del mattino quando il tenente Owen Gibson sgancia il primo ordigno su San Lorenzo, che diventa teatro di sangue e macerie. Tremila le morti provocate dalle deflagrazioni. A tarda sera, la famiglia di Mario lascia la palazzina di viale dei Parioli 102, correndo verso via Salaria. La meta è Villa Borghese, ritenuta il posto più scuro in quel momento.

Il parco offre a Mario e alla sua famiglia riparo, privilegio che a San Lorenzo non esiste più. Due giorni dopo, il bambino scorge dalla sua finestra migliaia di persone riverse in strada. Sono gli sfollati del quartiere colpito dal bombardamento che – trasportando quello che riescono a salvare dalle macerie – lasciano quell’inferno che una volta chiamavano casa.

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