Flaminio-Parioli | Articoli

Matrimoni, queste sono le tendenze nel nostro quartiere

di Cristiana Ciccolini

Il momento è arrivato. Avete deciso di fare il grande passo: sposarvi. Il quartiere offre delle location meravigliose dove convolare a nozze. E non solo per le chiese, tra le più ambite e ricercate di Roma, ma anche per le location in grado di regalare una scenografia suggestiva alle memorabili foto post cerimonia. Durante una cena a lume di candela, in un’occasione speciale come un anniversario di fidanzamento o semplicemente davanti ad un bicchiere di vino sul divano di casa.

Che sia più o meno formale la proposta, che sia lui o lei a farsi avanti, che siano le prime o le seconde nozze, serve sapere che per organizzare alla perfezione il grande giorno ci vuole una certa pazienza. In effetti, le decisioni da prendere sono molte: ristorante, menù, numero di invitati, allestimenti, vestiti. E poi, la chiesa. Ma quali sono le tendenze più gettonate nel Flaminio-Parioli? Romah24, con l’aiuto di professionisti esperti del settore, ha voluto dare spunti e idee per organizzare al meglio il vostro giorno più bello.

Le foto da ricordare per sempre
Sì è vero, quel che conta è immortalare lo scambio degli anelli, che rappresenta la promessa d’amore eterno. Ma, da decenni, finita la cerimonia gli sposi si allontanano per cercare scorci e paesaggi che possano fare da sfondo agli scatti che resteranno per sempre nell’album di famiglia. Gli sposi del quartiere raramente decidono di restare in zona per gli scatti, ma preferiscono spostarsi. «Se vogliono fare le foto nel Flaminio-Parioli di solito scelgono Ponte Milvio – spiega Andrea Laureani fotografo, via Antonio Serra, collina Fleming –. Ma devo dire che in genere mi chiedono un servizio fotografico scegliendo come location Colosseo, Fori Imperiali, Piazza Venezia e di Spagna».

E lei quale zona consiglierebbe? «Trovo si prestino molto bene il lungotevere sotto Castel Sant’Angelo, il Colosseo quadrato all’Eur e i vicoli di Trastevere. Molti però preferiscono andare fuori Roma come ad esempio sul lago di Anguillara o alle cascate di Monte Gelato, che si trovano all’interno del Parco regionale della Valle del Treja, un luogo senza tempo, incontaminato dall’uomo». C’è poi una tendenza che sta prendendo piede nell’ultimo anno e che si chiama Trash the dress. «Consiste nel rimandare gli scatti fotografici a qualche giorno successivo. Questo vuol dire poter fare le foto recandosi in luoghi più distanti e originali, cosa che non si potrebbe fare appena dopo la cerimonia. In fondo, si tratta solo di rimettersi gli abiti…». Come vedete le possibilità non mancano, adesso tocca a voi pianificare la vostra vita insieme “in salute e in malattia, nella gioia e nel dolore, in ricchezza e in povertà”.

Le chiese più scelte
Sarà la marcia nuziale o l’addobbo floreale che circonda la sposa nel suo incedere verso il futuro marito, ma in chiesa l’atmosfera si può definire più romantica rispetto alla cerimonia civile. Uno dei luoghi sacri preferiti dalle coppie del quartiere è sicuramente la chiesa di San Roberto Bellarmino, in piazza Ungheria. Completata nel 1933, il luogo di culto venne intitolato al santo del XVII secolo, tra i maggiori teologi della controriforma, canonizzato pochi anni prima. Sorge invece sulla riva destra del Tevere, vicino alla confluenza tra la via Flaminia e la via Cassia, in corrispondenza del piazzale di ponte Milvio, la chiesa della Gran Madre di Dio. Voluta da papa Pio XI nel 1931 in ricordo delle celebrazioni indette per commemorare il 15esimo centenario del Concilio di Efeso, nel quale fu proclamata la divina maternità di Maria. La parrocchia fu eretta nel 1933, anno del Giubileo straordinario della Redenzione. Altro luogo scelto per dire “si” nel quartiere è la Basilica di Sant’Eugenio, nome di battesimo di papa Pacelli.

Il viaggio di nozze preferito
È ancora considerato “il viaggio della vita”. Il più lungo e, molto spesso, più costoso che una persona riesca a concedersi. Un po’ perché dura 15-20 giorni, un po’ perché spesso inserito nella lista di nozze, quindi regalato dagli invitati. In pole position tra le mete preferite dai coniugi per la luna di miele c’è la combo Australia-Polinesia: un viaggio che in versione extralusso arriva a costare intorno a 25mila euro a coppia. «In genere – spiega Giulia Gentili, titolare dell’agenzia di viaggi Chiedi la luna, in via Filippo Civinini – gli sposi di questa zona sono molto esigenti. Investono minimo 10 mila euro a persona, ma ho venduto viaggi da 35 mila. Scelgono, California Hawaii, Sud Africa abbinata a Mauritius e Seychelles; il Giappone sta andando molto di moda in combo con la Polinesia, oppure New York, California e Polinesia».

Chi volesse optare per delle destinazioni low cost? «Potrebbe scegliere – continua Giulia – una crociera nel Mediterraneo ma anche la Malesia o il Madagascar, due mete queste che non deludono mai”.

La wedding planner e la wedding coach
Per rendere il matrimonio perfetto, esistono alcune figure professionali “accessorie”, capaci di fare la differenza. Una di queste è il wedding planner, un esperto (spesso una donna) che pianifica tutto al millimetro. Saprà darvi consigli pratici e di stile, ma anche informarvi sulle ultime tendenze moda bridal. E, se serve, può organizzare anche l’addio al nubilato e al celibato. Quindi, può essere un valido aiuto ai futuri sposi. Naturalmente i suoi servigi hanno un costo, per questo non tutti si avvalgono di questo professionista. «Oggi più che mai si va sempre di corsa – spiega Benedetta Violi Ferrari titolare insieme a Barbara Tessuti dell’agenzia BBWedding, con sede in zona Parioli – quindi, investire sulla consulenza di esperte come noi può far risparmiare molto tempo, ma anche denaro. Questo perché noi sappiamo indirizzare gli sposi in tutto». Una delle scelte più difficili, per una donna, è proprio quella dell’abito da sposa. Pure qui la wedding planner può fornire aiuto e assistenza. «Accompagniamo la sposa – continua – spesso incerta, alle prove del vestito. Cerchiamo anche di limare o prevenire eventuali frizioni tra figlia e madre o suocera. Perché siamo anche un po’ psicologhe».

I consigli della wedding planner

1-Iniziare i preparativi minimo sei-otto mesi prima, avere il tempo per cambiare idea.

2-Non farsi influenzare dagli altri, soprattutto da mamma o suocera.

3-Prevedere l’intrattenimento per i bambini così da permettere agli ospiti di godersi la festa.

4-Considerare che l’aiuto della wedding planner fa risparmiare tempo e brutte sorprese.

5-Organizzare un addio al nubilato divertente e originale senza scadere nel trash, ad esempio una festa su un disco tram itinerante.

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