Flaminio-Parioli | Articoli

Mancano le indicazioni per scoprire le nostre meraviglie

di Luisa Urbani

Tutte le strade portano a Roma. O meglio: all’Auditorium. Sono dieci anni ormai che la capitale è tappezzata dalla segnaletica per raggiungere l’edificio progettato da Renzo Piano. Dall’Eur al centro storico, Roma è piena di questi cartelli bianchi.

Una scelta poco comprensibile se si considera che per gli altri luoghi di interesse del quartiere la segnaletica è poco efficiente. O non c’è, oppure se c’è è usurata e quindi incomprensibile. Altre volte, invece, sono i rami degli alberi o gli adesivi di qualche incivile a coprire le scritte, fondamentali per i turisti che vogliono conoscere le bellezze del quartiere.

Emblematica la storia di Olivia. Studentessa fuorisede, da tre anni residente ai Parioli, che, grazie a una persona non del luogo, ha scoperto di vivere davanti alla fonte di Anna Perenna, fontana votiva risalente al IV secolo a.C. Come è possibile? “È stata una sorpresa – racconta la ragazza – non mi ero mai resa conto di cosa avevo davanti. In zona non c’è un’insegna che segnali la fonte e davanti al sito c’è affisso un cartellino bianco con una scritta nera quasi impercettibile”.

“Percorrendo in motorino queste strade – racconta Stefano, che frequenta il quartiere per via degli allenamenti di tennis – mi sono reso conto che esistono attrazioni di serie A e di serie B. Oltre a quelle dell’Auditorium, è pieno di indicazioni per raggiungere lo zoo”. Effettivamente l’Auditorium gode di un buon alleato. Nella zona che va da piazza Euclide a largo Bubi Farinelli ci sono ben 5 cartelli che segnalano il bioparco.  “Poi però – prosegue Stefano – se vuoi scoprire dove si trovi la via Francigena ti devi arrangiare”. Perché in piazzale della Rimembranza, le indicazioni ci sono, ma piccole e sbiadite.

Ville, musei, parchi. E ancora chiese, fontane e ponti. Dalle antichità etrusche all’arte contemporanea. Un elenco ricco e variegato di posti da visitare nel quartiere è quello stilato da Martina Gatti, Co-Founder e Ceo di Sinopie, associazione culturale che organizza visite guidate alla scoperta dei tesori del Flaminio – Parioli. Un’attività fondamentale per conoscere la bellezza che ci circonda perché, come sottolinea Gatti, “la segnaletica per raggiungere questi luoghi è del tutto assente”.

Se avete raggiunto la vostra meta, il problema poi è conoscere la storia di ciò che avete davanti. Ma non a Villa Ada, dove, grazie all’associazione Amuse (Amici del Municipio secondo), si può conoscere il parco con “Esplora Villa Ada con Roma2pass”. “Un servizio gratuito e fruibile su smartphone che fornisce le descrizioni dei siti presenti nel parco”, come spiega il volontario Pietro Rossi Marcelli. Cosa serve per utilizzarlo? “Connessione internet, Google Maps e voglia di scoprire”.

Qualcosa però è stato fatto anche da parte delle istituzioni. Si tratta di Walking in Rome, un progetto di wayfinding urbano per agevolare cittadini e turisti a orientarsi nella Capitale, alla scoperta di luoghi di interesse. In che modo? Grazie all’installazione di totem in varie piazze strade di Roma come, ad esempio, in viale Regina Margherita. Il progetto è nato dalla collaborazione fra Roma servizi per la Mobilità, Zétema, Sovrintendenza capitolina, dipartimento Mobilità e trasporti e dipartimento Turismo di Roma Capitale.

 

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