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L’assessore Fabiano: “Così rinasceranno le nostre aree verdi”

di Giulia Argenti

Ricominciare da dove si è lasciato, con la fiducia di poter contare sull’appoggio e la collaborazione dell’amministrazione comunale. Quell’appoggio che, secondo Rino Fabiano, è mancato negli ultimi cinque anni. Questo lo spirito con cui il neoeletto assessore ad Ambiente e Sport del II Municipio, fresco di riconferma, si prepara a iniziare il suo secondo mandato.

Assessore, quali sono le priorità su cui intende intervenire da subito? 

“Una su tutte, la questione rifiuti. C’è un concetto che è importante sottolineare e che finora è stato sempre sottovalutato: il nostro Municipio è attraversato da enormi flussi di persone. Ci troviamo in mezzo alle due grandi stazioni ferroviarie della Capitale, Termini e Tiburtina, abbiamo l’Università La Sapienza che è attraversata ogni giorno da 150mila persone, il Policlinico Umberto I, tantissime attività commerciali, dieci ville storiche. Abbiamo bisogno di un piano che comprenda servizi, personale e risorse adeguati a questi flussi. Il nostro Municipio è tra quelli con il più alto tasso di occupazione del suolo pubblico, è un aspetto prioritario che deve essere valutato adeguatamente, per garantire ai cittadini uno standard adeguato di pulizia delle nostre strade”.

Il nostro è anche uno dei Municipi più verdi di Roma, quali sono le azioni che intende mettere in campo per tutelare il patrimonio naturale?

“Per quanto riguarda il verde verticale vogliamo mettere a punto, insieme al Comune un piano che preveda interventi di potatura per tutte quelle alberature in cui manca da anni la manutenzione. Come Municipio vogliamo, inoltre, procedere sulla via del decentramento, assumendo quindi sotto la nostra gestione diretta tutte le aree verdi non vincolate sotto i 200 metri quadri. Come il Villaggio Olimpico o i giardini di piazzale del Verano, le aree verdi in prossimità della Tangenziale. In sintesi, non intendiamo limitare la nostra azione al giardino sotto casa”.

Come Municipio avete spesso lamentato la mancanza di collaborazione da parte del Comune per affrontare e risolvere le criticità dei nostri quartieri. Ora che lo scranno più alto del Campidoglio è passato da Virginia Raggi a Roberto Gualtieri, come cambierà il rapporto con il Comune?

“Sono fiducioso che si possa aprire subito una stagione di collaborazione concreta. Per questo ho in programma, non appena sarà possibile, di incontrare, insieme alla presidente del II Municipio, Francesca Del Bello, l’assessora comunale ad Ambiente e Rifiuti, Sabrina Alfonsi e l’assessore allo Sport Alessandro Onorato per discutere delle priorità che riguardano il territorio del II Municipio. Mi attiverò, inoltre, per chiedere che sia al più presto individuata una figura di alto profilo che sia il referente per tutte le questioni afferenti alle ville storiche di Roma. Un vero e proprio direttore che possa coordinare progetti e criticità, in modo che non si verifichi il ben noto meccanismo del rimpallo delle responsabilità e delle competenze che ci siamo abituati a vedere negli ultimi cinque anni”.

E per quanto riguarda lo sport, quali saranno le sue prime mosse?

“Aumentare e migliorare gli spazi sportivi pubblici attrezzati e garantire la riqualificazione in tempi rapidi di aree importanti come il centro sportivo di via Como e la palestra del Campo Artiglio. Intendo inoltre chiedere l’apertura di un confronto con Comune e Municipio per la riqualificazione dello Stadio Olimpico, del palazzetto dello Sport e di piazza Mancini. La città di Roma e il II Municipio meritano la rinascita di uno dei più importanti distretti sportivi della città e d’Italia. Una questione che è ancora più urgente se si pensa che, attualmente, le federazioni sportive di Roma non hanno spazi adeguati per disputare i loro campionati. E questo è inaccettabile”.

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