Guido Reni | Articoli

Grande Maxxi, Grab e Museo della Scienza: il futuro di via Guido Reni

di Sergio Campofiorito

Via Guido Reni è destinata a una forte rivoluzione, almeno nelle intenzioni della giunta capitolina. Mattone dopo mattone, sono tre i progetti che interessano l’arteria: Grab, Grande Maxxi e Museo della Scienza.

GRAB

L’Assemblea capitolina ha approvato, nella seduta del 22 febbraio, con 27 voti favorevoli 6 contrari e 8 astenuti, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, il nuovo Piano urbano della mobilità sostenibile. Parte del Pums riguarda anche il nostro territorio con importanti novità riguardo al Grande raccordo anulare per le bici che, nei vecchi progetti, dovrebbe attraversare Villa Ada. Tutto rimandato e da rivedere.

Il Grab si inserirebbe in un contesto urbano in forte cambiamento, come l’asse di via Guido Reni interessato dai progetti Grande Maxxi e Città della Scienza. “Esprimo soddisfazione per l’approvazione del mio ordine del giorno al Piano urbano della mobilità sostenibile — ha dichiarato Antonella Melito, vice presidente della commissione Urbanistica — che chiede di tenere conto nella progettazione della sezione stradale di via Guido Reni e tratti seguenti sottoposti a un passaggio del Grab di tutte le esigenze di mobilità in relazione ai futuri sviluppi urbanistici dell’area e prevedere soluzioni per ridurre l’impatto che tali opere avrebbero sulle aree di sosta per i residenti”. La dem apre ai cittadini: “Ritengo — chiosa Melito — che le richieste dei cittadini devono essere garantite quando ancora esistono spazi di modifica e con esse la partecipazione di tutto il territorio”.

MUSEO DELLA SCIENZA

Chi meglio di un premio Nobel per un polo scientifico? La giunta capitolina ha di recente approvato le linee programmatiche e di indirizzo per la progettazione e la realizzazione della “Città della Scienza” nell’area dell’ex caserma di via Guido Reni.

GIORGIO PARISI E SERGIO MATTARELLA. FOTO DAL SITO QUIRINALE.IT

Nel provvedimento viene ribadito l’impegno dell’amministrazione capitolina per la realizzazione del nuovo polo scientifico, all’interno del più ampio progetto per la riqualificazione e il rilancio dell’area, e viene istituito un comitato tecnico – scientifico che sarà nominato con un provvedimento del sindaco Gualtieri. Il comitato sarà presieduto dal premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi e definirà le caratteristiche del progetto.

GRANDE MAXXI

Il Maxxi

Un investimento da 37,5 milioni di euro per il museo Maxxi. È uno dei trentotto “Grandi progetti beni culturali” inseriti nel Piano strategico del ministero della Cultura e approvato dalla Conferenza unificata.

Il progetto verrà realizzato tramite fondi che derivano da risorse di bilancio dei ministeri della Cultura e delle Infrastrutture. Nello specifico, 15 milioni di euro arriveranno dal Piano strategico Grandi progetti beni culturali del Mic, 2,5 milioni verranno messi a disposizione attraverso la parte del Pnrr che concerne e il ministero della Cultura, mentre 20 milioni arriveranno dal Fondo Mims per gli interventi infrastrutturali di conservazione, manutenzione, riqualificazione, restauro e valorizzazione dei beni culturali e degli spazi.

Il nuovo Maxxi hub sarà su due livelli e avrà un tetto green praticabile e accessibile dalla piazza, oltre a un parcheggio interrato. Ospiterà un polo di ricerca e sviluppo per l’arte, l’architettura e la creatività che sarà in connessione con una comunità scientifica per lo sviluppo di nuove idee di rigenerazione urbana.

Il nuovo hub si affaccerà così su via Masaccio su un’area ceduta dal ministero della Difesa al ministero della Cultura attraverso una lettera d’intenti che è stata siglata oggi da Lorenzo Guerini e Dario Franceschini. Il documento, cui seguirà la sigla di un protocollo d’intesa, oltre alla cessione dell’area prevede anche la realizzazione di una “comunità energetica” tra il Maxxi e le caserme adiacenti alla nuova struttura.

In più, a favore del ministero della Difesa il ministero della Cultura realizzerà degli interventi per la valorizzazione delle strutture storiche che ospitano i musei di storia militare. Il nuovo edificio e lo spazio verde Maxxi green verranno realizzati attraverso un concorso internazionale di idee che il Maxxi ha già lanciato e che è rivolto a gruppi di progettazione interdisciplinari.


 

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