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Come cambia lo scenario politico nel II Municipio

di Daniele Galli

“Ma no, non c’è alcun mal di pancia in seno a questa maggioranza. Anzi, a breve la allargheremo”. Francesca Del Bello ha appena sfogliato il numero di maggio di RomaH24. Titolo in prima pagina: “Quei mal di pancia nel II Municipio”.

Del Bello, che del Municipio è la presidente, commenta così: “La consigliera di Sinistra per Roma Giovanna Seddaiu sta per entrare formalmente nel gruppo di maggioranza, che passerà quindi da 16 a 17 unità. Più che l’incremento numerico, però, mi piace evidenziare il peso politico di Giovanna. Intendo rilanciare alcuni temi del suo programma”.

Il passaggio della Seddaiu, che tre anni fa sfidò proprio Del Bello raccogliendo il 6,48% dei consensi, dovrebbe diventare ufficiale giovedì 13 giugno, con l’approvazione in Consiglio della riorganizzazione delle commissioni.

Del Bello ci tiene a fare chiarezza anche sulla vicenda del cinema Delle Provincie. Tema sul quale – giura – c’è stata unanimità di vedute con le forze che sostengono la sua giunta. “Il documento che mi impegnava ad attivarmi per salvarlo – dice a RomaH24 – fu protocollato il 4 ottobre e fu approvato a maggioranza cinque giorni dopo. Su quel documento c’era anche la firma della consigliera Pd Martina Coletta (che sul giornale era erroneamente indicata tra i Civici e Radicali, ndr)”.

Lo scollamento interno è però difficilmente negabile. In particolare, sono tesi i rapporti proprio con Civici e Radicali per Giachetti. “Mi hanno chiesto un chiarimento politico – ammette Del Bello -. Vogliono incidere di più e mi pare giusto. Possiamo lavorare insieme su alcune idee, come gli spazi per celebrare i funerali laici e la gestione delle partecipate di Roma Capitale. Civici e Radicali sono portatori di istanze serie”.

Del Bello prova così a ricucire lo strappo che si è consumato il 16 maggio, quando il voto di sette consiglieri di maggioranza ha permesso di eleggere Holljwer Paolo – esponente di Fratelli d’Italia – alla vicepresidenza del Consiglio municipale. “Non so se fossero del Pd – dice Del Bello a RomaH24 -, noi avevamo dato indicazione di confermare Paolo Leccese (appunto Civici e Radicali, ndr). La questione ci è sfuggita di mano”. Tu chiamali, se vuoi, mal di pancia.

L’apertura di credito della Del Bello, però, fa presagire scenari sicuramente più sereni. Non si può dire lo stesso, invece, dei rapporti con l’ormai ex vicepresidente del Municipio, Andrea Alemanni. Che attualmente guida l’assemblea regionale del Pd. Un altro mal di pancia. Del Bello torna poco volentieri sulla questione del suo “licenziamento”. Spiega a RomaH24: “Tra noi c’è sempre stato reciproco rispetto. Però aveva delle deleghe importanti, come commercio, cultura e sport. Gli avevo richiesto un maggiore impegno e invece spesso mi ritrovavo a dover gestire cose che avrebbe dovuto fare lui. Io ho un obbligo morale e politico nei confronti degli elettori. Devo rispettare le linee del mio programma, come è avvenuto con la riapertura di Villa Massimo. Ho scelto il nuovo presidente (Guido Capraro, ndr) senza ragionare sulle correnti interne al Pd, basandomi solo sull’entusiasmo. Ad Alemanni avevo chiesto di dimettersi, ma non ha voluto”.

E forse anche questo rientra tra i mal di pancia in seno al Municipio, no? “Dopo avere preso quella decisione, ho trascorso una settimana difficile – sospira Del Bello. Ma io devo pensare a far funzionare bene la macchina amministrativa del nostro territorio”. Anche perché tra due anni si torna al voto. E il Pd viene dalle sorprendenti affermazioni, un anno fa, nel III e nell’VIII Municipio. L’ingresso della Seddaiu, che rafforza la coalizione Del Bello, magari può essere letto proprio così. Come un messaggio di ritrovata unità in vista di un appuntamento elettorale chiave.

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