2 Febbraio 2020 - 8:07 . Villaggio Olimpico . Ambiente

Villaggio Olimpico, l’agronomo: “Ecco cosa si può fare per gli alberi”

Pini al Villaggio Olimpico
Pini al Villaggio Olimpico

Una valutazione del rischio crollo per gli alberi in pericolo nelle aree verdi urbane. Sara Sacerdote, dottore agronomo, interviene sulla questione dei pini che tiene sul chi va là il quartiere. Nel Villaggio Olimpico ancora vivo è il ricordo del pino domestico di 25 metri caduto in via Germania nell’ottobre del 2017.

Nella stessa area, nei pressi di un supermercato, sono presenti, sulla pendenza del tratto che risale verso il ponte Flaminio, diversi pini. Riferendosi a quegli alberi la Sacerdote spiega quali sono gli accertamenti che il comune dovrebbe compiere per valutarne la pericolosità: “Va effettuata una valutazione di stabilità, soprattutto di quegli alberi il cui crollo sembra imminente. Non tutti i pini il cui tronco è pendente – spiega l’esperta – indicano la possibilità di un crollo, ed è inutile farsi prendere dalla psicosi da caduta pini”.

Sacerdote aggiunge: “Invece andrebbe richiesto più spesso il parere di un esperto, anche nel momento della messa a dimora. Oggi si potrebbe fare in qualche caso valutazione della stabilità, un genere di studio, in cui si misura anche quanto l’albero riesce a sopportare la forza del vento”.

L’esperta di aree verdi urbane continua: “A Roma non c’è un censimento completo del numero di alberi piantati e cresciuti nei quartieri, le decisioni sugli alberi che vediamo ora sono state prese decenni fa senza consultare gli esperti“. A proposito dei lavori necessari per rendere le aree verdi più sicure conclude: “Per realizzare le perizie complete sono necessarie attrezzature specialistiche che potrebbero richiedere un costo elevato anche a causa dell’alto numero di alberi“.